Tragedia ieri pomeriggio tra Cisterna e Velletri dove un bambino è morto per cause ancora ignote.
LA RICOSTRUZIONE – Secondo una prima ricostruzione il piccolo era stato soccorso al Bambin Gesù a seguito di continui rigetti. I genitori sarebbero stati tranquillizzati e così il bimbo è tornato a casa. Nel pomeriggio un altro malore, ancora più forte. È stata chiamata l’eliambulanza ma prima di arrivare sul posto il piccolo è deceduto tra le braccia dei genitori.
A casa sono arrivate anche le forze dell’ordine che hanno provveduto a transennare l’area per allontanare i curiosi. Il magistrato ha disposto l’autopsia per accertare quanto accaduto. Purtroppo inutile è stato il tentativo dei soccorritori di intubarlo e di rianimarlo: il piccolo si è arreso nonostante le iniezioni di adrenalina. La salma è stata trasferita nell’obitorio del cimitero di Latina, a disposizione del magistrato di turno, Marco Giancristofaro, che probabilmente già nella giornata di oggi conferirà l’incarico al medico legale per l’autopsia.
LA NOTA DEL BAMBIN GESÙ – «La sera di sabato 21 marzo – si legge nella nota dell’ospedale – si è presentato al Dipartimento di Emergenza e Accettazione del Bambino Gesù, accompagnato con mezzi propri dai genitori, un bambino di circa 3 anni proveniente da Cisterna di Latina, a causa di episodi ripetuti di vomito. Si tratta di un paziente cronico già seguito dall’Ospedale con precedenti ricoveri per una patologia rara e complessa di tipo neuro-muscolare, non curabile, ancora in fase di definizione. Al Pronto Soccorso è stato visitato e idratato, ed è rimasto sotto osservazione per oltre 6 ore, durante le quali gli episodi di vomito non si sono ripresentati. Il bambino non aveva febbre né presentava sintomi a carico dell’apparato respiratorio e cardio-circolatorio. Viste le condizioni cliniche generali, nel quadro della patologia complessa, il bambino è stato dimesso nelle prime ore del mattino di domenica con la prescrizione di un controllo dal curante per il giorno successivo e l’invito a ripresentarsi in caso si fossero riproposti gli episodi di vomito. Per la patologia di base erano previsti ulteriori approfondimenti in Ospedale il 30 marzo. In situazioni cosi complesse, purtroppo, gli esiti drammatici possono rientrare nell’evoluzione naturale della malattia».
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