L’IDI di Roma venduto: ecco cosa cambierà

Si conclude la crisi dopo la procedura di insolvenza aperta nel marzo 2013

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Sembra essere arrivato il lieto fine nella vicenda legata alla crisi dell’IDI, l’Istituto Dermatologico dell’Immacolata di Roma, dopo la procedura di insolvenza dell’ente aperta nel marzo 2013.

LA VENDITA DELLE STRUTTURE SANITARIE – Dopo l’autorizzazione del Ministero dello Sviluppo economico è stato infatti sottoscritto l’atteso contratto di vendita delle aziende ospedaliere e strutture sanitarie della Congregazione dei figli dell’Immacolata Concezione, dopo due anni di amministrazione straordinaria che aveva permesso di mantenere l’operatività delle strutture sanitarie.

CHI È L’ACQUIRENTE – Ad acquistare le cinque strutture, che includono l’IDI e l’Ospedale San Carlo di Nancy, è stata la Fondazione Luigi Maria Monti, costituita dallo stesso ente ecclesiastico Congregazione dei figli dell’Immacolata Concezione che si avvarrà, per la gestione dell’Ospedale San Carlo di Nancy, dell’ausilio di un partner individuato tra i primari operatori nazionali, la Villa Santa Maria, attraverso una società appositamente costituita.

COSA CAMBIA CON QUESTA VENDITA – La vendita di queste cinque strutture permetterà il mantenimento di 1334 posti di lavoro, garantendo la prosecuzione dell’attività sanitaria e della correlata attività di ricerca (Idi farmaceutici) di questo polo di eccellenza specialistica.

 

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