Albano, caos e barelle ferme al pronto soccorso: è polemica

Situazione al collasso nell'ospedale San Giuseppe: intervengono anche i politici locali

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Ambulanze ferme a lungo nel pronto soccorso di Albano Laziale, con disagi per i pazienti e ripercussioni per tutta la giornata. Proteste dei familiari costretti ad accudire per ore i parenti rimasti senza cure e caos nella struttura per i posti tutti occupati. La situazione all’ospedale San Giuseppe, denunciata anche dalla stampa locale mostra gente sulle barelle ferma.

La polemica è arrivata fin nelle aule comunali, regionali e della città metropolitana.  “Quanto sta accadendo all’Ospedale ‘San Giuseppe’ di Albano è assolutamente inaccettabile”. Così Giancarlo Righini e Marco Silvestroni, capigruppo regionale e metropolitano di Fratelli d’Italia, in merito alla situazione del nosocomio castellano, dove “le ambulanze restano ferme e il personale medico del 118 è costretto a stazionare per ore e ore fuori dal Pronto Soccorso, in attesa che vengano restituite le barelle dove sono provvisoriamente adagiati i pazienti”.

“Come se non bastasse – aggiungono i due – medici e personale ospedaliero si trovano a prestare le prime cure in condizioni di estremo disagio, coi pazienti lasciati sui corridoi su barelle adagiate a terra”. “E’ inconcepibile – aggiunge Silvestroni, che per Albano sarà candidato sindaco alle Amministrative del 31 maggio – che gli spazi che dovrebbero ospitare il nuovo triage sono ancora chiusi per via di incomprensibili ed irragionevoli cavilli burocratici”.
“Di fronte a questa inaccettabile situazione – conclude Righini – annunciamo sin da ora un’accurata verifica amministrativa in Regione, che aiuti a far luce su quanto sta avvenendo e, soprattutto, contribuisca ad un’immediata risoluzione del caso, visto che oltre alla dignità dei pazienti che già stazionano nel Pronto Soccorso ne va anche della vita dei cittadini che dovessero aver bisogno di una pronta assistenza”.

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