Papa Francesco piace agli italiani e al primo anno di pontificato ha il 90 per cento dei consensi positivi. È il papa delle periferie e le sue visite nelle parrocchie di Roma lo conferma: dal carcere minorile di Casal del Marmo, alla parrocchia dei Santi Elisabetta e Zaccaria a Prima Porta, poi in quella di Tor Sapienza di San Cirillo Alessandrino. Quindi al Centro Astalli con i rifugiati e poi ancora alle parrocchie dell’Infernetto di San Tommaso apostolo e al Sacro Cuore nel quartiere don Bosco.
DOMENICA VISITA A GUIDONIA – Domenica il papa sarà da ultimo (ma non ultimo) in quella di Guidonia e anche in questa visita si confermerà papa delle periferie di Roma e dintorni (per non parlare di quelle d’Italia, come Lampedusa e la Sardegna dove si è recato nei mesi scorsi, o quelle del mondo da cui lui stesso ha detto di provenire il giorno della sua elezione). Una vicinanza alle periferie che significa vicinanza alla gente, che riconosce la forza e la simpatia di questo papa (e dei messaggi chiari e forti che manda) anche attraverso dati statistici.
POPOLARISSIMO ANCHE PER LE STATISTICHE – E’ quanto dimostra un’indagine effettuata dall’istituto Demopolis secondo la quale il 90 per cento degli italiani ha “molta” fiducia nel pontefice argentino: per la ricerca il 68 per cento dei non cattolici e non credenti apprezza il papa, con un livello superiore al gradimento testato sul grande papa Giovanni Paolo II. Valori elevatissimi di gradimento per i cattolici, con il 95 per cento dei sì a Bergoglio. Il papa è amato per la “vicinanza alla gente” (75%), la “spontaneità” (71%), la “attenzione ai più deboli” (68%), la “sobrietà” (54%) e il suo “impegno per rinnovare la chiesa” (52%). Amatissime le sue telefonate alla gente e la scelta di vivere a santa Marta, mentre in molti ricordano le sue frasi celebri tipo “Come vorrei una chiesa povera per i poveri”, “Non lasicatevi rubare la speranza” e così via.
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