Nettuno, la popolazione scende in piazza per aiutare Maurizio Cella

Dopo l'articolo di Cinque Quotidiano scatta la mobilitazione. Maurizio: «Mi hanno offerto il posto in un ospizio, ma io ho una casa e dei figli e voglio difenderli»

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Il caso di Maurizio Cella, il sessantenne disoccupato a cui hanno strappato la casa e i figli (leggi l’articolo), scatena una protesta popolare. Lunedì alle ore 10 è prevista una mobilitazione popolare sotto il Comune per chiedere al sindaco di prendere «seriamente in esame la sua condizione».

DAI COMMENTI SULLA RETE ALLA PIAZZA – Dopo la protesta di ieri di Maurizio sotto il Comune e il clamore suscitato in seguito all’articolo di Cinque Quotidiano (leggi l’articolo) un gruppo di cittadini ha deciso di scendere in piazza. «La storia di Maurizio è comune a quella di tanti nostri amici e famigliari – racconta un cittadino. E’ una storia che dimostra la scarsa attenzione di questo Comune e di tutti gli amministratori in genere verso i problemi della povera gente. Quella di lunedì sarà una protesta per ristabilire un po’ di giustizia sociale. Almeno lo speriamo».

«GLI AMMINISTRATORI MI STANNO PRENDENDO IN GIRO» – Maurizio è sconsolato dopo la protesta di ieri in Comune. «Non ho ottenuto niente, anzi, è stata l’ennesima occasione per essere preso in giro dai responsabili. Dopo essermi legato con le catene mi hanno fatto salire in Comune. Mi hanno offerto un posto in un ospizio, ma io ho rifiutato. Ho una casa, l’ho ricevuta con tutte le procedure legali, perché devo rifiutare? – si domanda. Poi mi hanno sottoposto un menù di una pizzeria e mi hanno invitato a scegliere il lavoro. Un’ulteriore presa in giro. Ora dico basta».

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