Come emozionarsi e capire insieme rispondendo a una semplice domanda: «Mio figlio ha la sindrome di down. Potrà avere una vita normale?». Un quesito posto da una mamma via email al CoorDown Onlus e che è diventato il tema ispiratore della Giornata Mondiale sulla sindrome di Down del prossimo il 21 marzo (hashtag ufficiale su Twitter: #WDSD2014).
ECCO LE RISPOSTE – “Dear Future Mom” (“Cara, futura mamma”) è il nome della campagna e a rispondere alla madre preoccupata sono diverse persone, adolescenti e adulti con sindrome di Down, provenienti da tutta Europa, che le spiegano attraverso un video perché la vita di suo figlio potrà essere felice, proprio come quella di tutti. I ragazzi infatti spiegano al mondo intero, fondamentalmente, che un bimbo down può imparare a scrivere; può viaggiare; può andare allo stadio; può guadagnare dei soldi e può anche portare sua mamma a cena fuori. Sono loro stessi a mostrare come anche loro potranno essere felici quando andranno a scuola, quando viaggeranno, quando potranno andare a cena fuori o allo stadio. Ci saranno momenti difficili, certo. Ma è anche vero che ogni mamma affronta le difficoltà del proprio figlio, perché la felicità di un genitore passa sempre per la serenità del proprio figlio.
LA GIORNATA MONDIALE – L’obiettivo della Giornata Mondiale è principalmente quello di diffondere una nuova cultura della diversità e una maggior conoscenza delle persone con questa malattia. E con questo video sicuramente un passo in più in questa direzione è stato fatto, visto che è tra i più condivisi del Web.
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