Trionfale, l’ospedale San Filippo Neri sarà declassato

Rafforzata la sinergia col santo Spirito. Per la Regione "nuova missione sempre piu collegata al territorio"

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Il San Filippo Neri sarà declassato da azienda ospedaliera a presidio a gestione diretta dell’Asl RmE, dicono dall’ospedale, ma la Regione smentisce. L’operazione, che dovrà avvenire entro il 31 dicembre, è motivata dal fatto che nel 2012 il San Filippo Neri ha cumulato il 17% del disavanzo sanitario regionale. Così facendo, invece, sarà rafforzata la sinergia con l’ospedale Santo Spirito, che potrà trasferire parte dell’attività proprio nell’ospedale di via Trionfale.

LA DECISIONE DELLA REGIONE LAZIO – E’ il quadro delineato nella proposta di Programmi operativi 2013-2015 della Regione Lazio e inviata al tavolo di verifica ministeriale del piano di rientro. Proprio alla luce di questo provvedimento, oggi una cinquantina di medici del San Filippo Neri si sono riuniti in assemblea, costituendo il Comitato per la difesa dell’autonomia del San Filippo Neri. «Eravamo in attesa della nomina del nuovo direttore generale e invece con sorpresa abbiamo constatato che saremo declassati – ha detto Nicola Mangialardi, primario di Chirurgia vascolare del San Filippo Neri- Declassare poi, per una struttura sanitaria, è un termine triste e violento. Ma ora ci chiediamo: possibile che ci ammazzano? Sono due anni che viviamo di incertezze, speravamo di uscire dal tunnel e invece ora scopriamo questo». Secondo Mangialardi, però, «ci sono reparti in questo ospedale che attraggono e continuano ad attrarre cittadini che vengono da fuori Roma, non da Trionfale. Abbiamo circa il 20% di ricoveri extraregionali. Vorremmo quindi che l’ospedale restasse autosufficiente».

SERVIZI MEDICI UNICI NELLA CAPITALE – Per il direttore facente funzioni dell’Unità operativa di Cardiologia, Fulvio Colivicchi, «qui noi facciamo cose che nel Lazio nessuno fa e vale per molte specialità. Siamo una risorsa per la sanità pubblica. Un accorpamento con l’Asl RmE significherebbe la fine di un’epoca, una decisione che ci condanna all’irrilevanza professionale». I medici intervenuti hanno ricordato, infine, come in questo quadrante di Roma solo il San Filippo Neri è ospedale pubblico. «Declassarlo significherebbe agevolare il policlinico Gemelli. Speriamo non sia questo il disegno della Regione».

E dalla Regione arriva rapidamente la replica con il chiarimento:«Per l’ospedale S. Filippo Neri non è in programma alcuna ipotesi di chiusura né di ridimensionamento del suo ruolo all’interno del sistema ospedaliero regionale. Allo storico ospedale sulla Trionfale i piani operativi affidano una nuova missione sempre piu collegata al territorio e che valorizzi le professionalità e le eccellenze esistenti».

ASSEMBLEA AL POLICLINICO UMBERTO I – E intanto domani a Roma si terrà l’assemblea delle lavoratrici e lavoratori indetta da Cgil Fp, Cisl Fp e Uil Fpl, della cooperativa Osa e del policlinico Umberto I, presso l”area pedonale del policlinico (sita tra la II Chirurgia e Radiologia centrale) dalle 11 alle 13, a difesa dei 700 lavoratori che rischiano di essere mandati via. L’assemblea avrà come ordine del giorno la situazione attuale dell’appalto cooperativa Osa al policlinico e le eventuali azioni da intraprendere (DIRE).

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