L’8% degli studenti romani riferisce di avere subito atti di bullismo omofobico. La percentuale sale al 35% tra le persone gay, nell’ultimo anno. Il 47% degli studenti ha poi dichiarato di sentire molto spesso espressioni omofobiche a scuola dai compagni. E il 25% dagli insegnanti. Ben il 44% degli studenti che ha subito atti omofobici non ha mai chiesto aiuto. Sono questi i risultati più importanti emersi dall’indagine conoscitiva realizzata dall’università La Sapienza tra 1.745 studenti, attraverso un questionario online sul tema del bullismo omofobico.
INDAGINE DELLA SAPIENZA DI ROMA – L’indagine stata presentata al teatro dell’Opera dove questa mattina si è tenuto l’evento finale del progetto contro il bullismo omofobico “Lecosecambiano@roma”, promosso nelle scuole superiori della Capitale dall’assessorato alla Scuola. La manifestazione, patrocinata anche dall’Ue, ha visto la partecipazione del sindaco di Roma, Ignazio Marino, dell’assessore alla Scuola, Alessandra Cattoi, oltre che del cantautore e comico Andrea Rivera, e di due giocatori di calcio della Roma e della Lazio, rispettivamente, Federico Balzaretti e Federico Marchetti. «Dobbiamo considerarci tutti uguali e voi avete un ruolo importantissimo perché gli educatori degli adulti siete voi- ha detto Marino sul palco rivolto ai ragazzi- Noi contiamo molto su di voi. Quello del contrasto all’omofobia è un percorso importante.
I SUICIDI DELLO SCORSO ANNO – Nella nostra città, tra l’autunno del 2012 e l’autunno del 2013, tre persone si sono suicidate perché si sono sentite offese nella loro dignità. Questo non dobbiamo più permettere che accada. Il progetto ”Lecosecambiano@roma”, si è articolato attraverso incontri formativi in 23 istituti superiori e ha visto la partecipazione attiva di oltre 2.000 studentesse e studenti. È nato su sollecitazione della società civile per sensibilizzare i più giovani al rispetto e alla valorizzazione delle differenze, contribuendo così a contrastare l’omofobia nelle scuole e promuovendo un nuovo clima culturale a Roma.
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