Una raccolta firme per dire no all’arrivo di altri 600 immigrati al Centro Enea e per chiedere la chiusura della struttura. Una richiesta troppo drastica e discriminatoria per alcuni, giusta e da portare avanti per altri. Il Centro incriminato si trova a due passi dal quartiere Casalotti, in via Boccea 530, e consiste in un sistema di accoglienza a favore di richiedenti asilo, rifugiati e titolari di protezione sussidiaria.
L’INIZIATIVA – E mentre Casalotti si spacca tra opinioni positive e assolute bocciature, alcuni attivisti del Comitato Fenix13 hanno iniziato la raccolta firme per le strade del quartiere. Scrivono con orgoglio sulla pagina Facebook ufficiale dell’iniziativa che “Casalotti appoggia la protesta. Raccolte 50 firme in una sola mattinata”. Ma certamente ne serviranno molte di più per sperare di essere ascoltati. “Centro Enea?No Grazie! Sono 1500 gli immigrati che saranno ospitati nel Centro in virtù dell’ampliamento di altro 600 posti voluto dal Comune di Roma e dal Ministero dell’Interno. – si legge nel volantino diffuso dal comitato – A Roma nel triennio 2014/2017 verranno sistemati 2600 immigrati, a Milano 140 e a Torino 230. La spesa prevista complessiva è pari a 35 milioni e 700 mila euro”.
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