L’operazione “Mare Nostrum” sbarca a Pomezia. Più di 100 migranti questa notte sono stati trasferiti, su ordine del prefetto di Roma, nell’hotel/residence 3C, a S. Palomba. La Prefettura è intervenuta su indicazione del Ministero dell’Interno, autorizzando l’occupazione della struttura che si trova in via Fiorucci, di fronte alla nuova scuola media, da parte di un centinaio di profughi sbarcati nei giorni scorsi in Sicilia.
IL PROGETTO – Si tratta di 110 immigrati – 46 maschi, 64 femmine – richiedenti asilo politico nel Comune di Pomezia. 73 adulti e 37 minori accompagnati, in maggioranza provenienti dalla Siria e dall’Eritrea, sbarcati ieri mattina alle ore 7.00 a Taranto e trasferiti nella notte scorsa su un pullman scortato dalla Questura in un residence dedicato a Santa Palomba.
La struttura, gestita dalla cooperativa sociale Domus Caritatis che seguirà gli ospiti in un percorso di integrazione e inserimento lavorativo, è presidiata 24 ore su 24 da operatori sociali e personale addetto alla sicurezza e finanziata da fondi della Comunità europea. Assistenti e operatori sociali, avvocati, docenti di italiano per stranieri, educatori, mediatori linguistici e culturali seguiranno i 110 immigrati, di cui 24 nuclei familiari, arrivati a Pomezia. Immediati i controlli sanitari che continueranno nei prossimi giorni.
LAMENTELE DEI RESIDENTI – Questa mattina gli abitanti del quartiere, non avendo ricevuto nessuna comunicazione da parte del Comune, hanno manifestato la loro preoccupazione per quella che inizialmente è sembrata un’invasione. “Abbiamo visto un insolito via vai – hanno dichiarato alcuni cittadini – Decine e decine di stranieri hanno occupato gli appartamenti ed adesso girano qui intorno con l’aria spaesata”. Il residence, spiegano gli abitanti del quartiere, era inutilizzato da qualche tempo, mentre sono rimasti in funzione il piccolo supermercato ed il bar sottostanti “E’ arrivata un’autobotte di acqua potabile; abbiamo visto numerosi miniappartamenti con i balconi pieni di panni stesi – hanno proseguito i residenti – Abbiamo provato a chiedere informazioni al Comune, sia alla segreteria del sindaco che alla polizia locale, ma nessuno ci ha risposto. L’unica cosa che ci è stata detta è di rivolgerci al prefetto. Questa è l’ennesima dimostrazione che noi non siamo assolutamente considerati come cittadini: perché non siamo stati informati che il quartiere sarebbe stato invaso da extracomunitari che, non volendo essere assolutamente razzisti, non sappiamo comunque chi siano, se sono pregiudicati o brave persone? Noi, visti i tanti problemi di sicurezza che questo quartiere già ha, non vogliamo che si corrano ulteriori rischi”.
LE CONDIZIONI IGIENICO SANITARIE – Il timore tra la gente riguarda anche le condizioni igienico sanitarie. “Abbiamo paura, con tutto quello che si sente in questi giorni: che ne sappiamo, noi, da dove provengono queste persone?”. Ma la Prefettura rassicura: “Si tratta di una situazione emergenziale legata all’operazione Mare Nostrum. Non c’è nulla di cui preoccuparsi: non sono persone pericolose o clandestini che devono essere espulsi, ma persone richiedenti protezione internazionale, l’unica cosa che si aspettano è la solidarietà”. Nessuna informazione precisa riguardo ai tempi di permanenza a Pomezia. “Sono state avviate le procedure di richiesta di asilo politico, ma i cittadini devono stare tranquilli: questa gente ha tutto l’interesse a comportarsi bene, proprio perché richiede una sistemazione definitiva, in Italia o in Europa. Non hanno commesso alcun tipo di reato e non hanno malattie infettive. La situazione è quindi sotto controllo”. Per tutte le informazioni ai cittadini, la Prefettura rimanda comunque al sindaco di Pomezia, preavvertito della sistemazione dei migranti. Questa mattina intorno alle 11 Fabio Fucci si è recato a S. Palomba, ma non ha rilasciato alcuna informazione ai cittadini presenti.
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