Rom, Magi: «Cutini spieghi perché il Comune spende milioni per un lager»

«Circa 300 persone, di cui più della metà minori, vivono accalcati in struttura senza fonti di luce naturale e d'aria» denuncia il Presidente di Radicali Italiani e vicepresidente della Commissione Politiche Sociali di Roma Capitale

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Rom, Magi: «Cutini spieghi perché il Comune spende milioni per un lager»

“Ieri, insieme all’Associazione 21 Luglio e a una delegazione della Commissione straordinaria per la tutela e la promozione dei Diritti Umani del Senato, ho visitato per la seconda volta la struttura definita “Best House Rom” in via Visso, dove oltre un anno fa 130 persone di etnia Rom, tra cui molti minori, sono stati trasferite dal campo della Cesarina per decisione dell’Assessorato alle Politiche Sociali di Roma Capitale. Ma forse, più che trasferiti, bisognerebbe dire “deportate”, visto che le condizioni di questa struttura, finanziata dal Comune e gestita dalla Coop. Soc. Inopera, sono paragonabili a quelle di un lager, in cui ogni famiglia vive accalcata in un’unica stanza di 12 mq senza finestre priva di fonti d’aria e luce naturale, con gravissimi rischi per la salute – fisica e psicologica – degli adulti e soprattutto dei bambini. Secondo la legge regionale, 12 mq è lo spazio che dovrebbe essere garantito a ciascun ospite, invece a Via Visso si vive in 2,5 mq a testa. Peggio che in un carcere, insomma, come ci hanno spiegato gli stessi ospiti del “Best House Rom”, dove i servizi igienici sono estremamente carenti, mancano gli spazi comuni, le famiglie non hanno nemmeno la libertà di cucinare. Gli ospiti arrivati alla fine del 2013 dalla Cesarina si sono aggiunti alle comunità che già soggiornavano in questo che dovrebbe essere un centro di accoglienza temporanea». Queste le dichiarazioni di Riccardo Magi, Presidente di Radicali Italiani e vicepresidente della Commissione Politiche Sociali di Roma Capitale, che continua:

I COSTI – «A chiudere il cerchio sono i costi esorbitanti e inaccettabili della struttura. Per questa vera e propria operazione di “segregazione razziale”, il Comune di Roma ha speso nel 2013 più di 1 milione di euro dei cittadini romani e nel 2014 arriverà a spenderne oltre 2. La spesa è infatti di circa 600 euro al mese a persona. Una follia costosissima e illegale, di cui l’Amministrazione deve rendere conto ai cittadini, che pagano, agli organismi europei e internazionali, che vigilano sul rispetto dei diritti umani, e anche al Governo italiano, che nel 2012 ha adottato la Strategia Nazionale per l’Inclusione dei Rom, nella quale si escludono le politiche dei campi e altre forme di ghettizzazione. Per questo oggi stesso presenterò interrogazione all’Assessore Cutini, chiedendo che venga a riferire in aula e non per iscritto, per sapere se è a conoscenza che la struttura di Via Visso non possieda i requisiti di abitabilità essendo accatastata come magazzino; che non sia accreditata come struttura di accoglienza come previsto dalla legge regionale 41/2003, sempre per mancanza dei requisiti di legge necessari; se non ritenga che l’impegno di fondi pubblici, peraltro con affidamento diretto, per siffatta struttura non dia luogo a un danno erariale; cosa intenda fare l’assessore qualora confermi tutte queste circostanze. Infine sarà mia cura informare la Asl competente della situazione del centro di via Visso».

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