Juri Gagarin è stato il primo uomo a volare nello spazio. Ma la prima donna Italiana si chiama Samantha Cristoforetti e ieri ad assistere alla sua partenza, alle 22.01 italiana, da Baikonur è stato il mondo della scienza che si è riunito a Tor Vergata, dove nella nuova sede dell’Asi, l’agenzia spaziale italiana sono andate in scena le attesissime fasi della partenza fino all’aggancio con la Iss, la stazione spaziale internazionale orbitante a 4000 chilometri di distanza dalla terra, raggiunta dopo un viaggio di sei ore a 28mila chilometri all’ora.
CIAO MAMMA DALLO SPAZIO – “Ciao Mamma, la vista è spettacolare” ha dichiarato la Cristoforetti, ingegnere di 37 anni originaria della Val di Sole in Trentino e capitano della Aeronautica militare italiana, dopo sei ore di viaggio e le prime impressioni all’arrivo.Un lungo applauso ha seguito i primi minuti dopo la partenza, dopo aver capito che il volo stava andando bene. Poi la attesa e le prime immagini del viaggio, fino agli attimi emozionanti del contatto tra le navicelle. La Cristoforetti che stamattina ha visto la sua prima alba dallo spazio, ha affrontato anni di preparazione e ora vivrà fino a marzo nella stazione internazionale con altri cinque astronauti dopo aver viaggiato con due uomini nella capsula partita da Baikonur. Parte così la missione “Futura” della Agenzia spaziale italiana. Per il miniaA Tor Vergata, nel palazzo nero costruito proprio a ridosso della facoltà di ingegneria erano in tanti ieri sera ad assistere alla partenza della navicella Soyuz.
TANTI AD ASSISTERE A ROMA – Tra essi l’astronauta italiano e ambasciatore del semestre europeo di presidenza Luca Parmitano che ha sottolineato come l’aggancio delle due navicelle sia “avvenuto in modo perfetto”, fino al ministro della Pubblica Istruzione Stefania Giannini che ha ricordato: “È il risultato della grande attività esercitata dall’Italia in campo spaziale, che ha portato il nostro Paese ad avere un ruolo di leadership in questo settore”. Per il presidente dell’Agenzia Spaziale Italiana Roberto Battiston la missione della Cristoforetti è motivo di gioia e orgoglio: “noi sappiamo primeggiare e competere quando ci sono le possibilità di farlo, e le donne italiane sono fra le prime al mondo”.
[form_mailup5q]