C’è grande attesa a Roma per l’arrivo del Dalai Lama.Una visita in occasione del XIV summit dei Nobel per la Pace, previsto inizialmente in Sudafrica prima che negassero il visto. Anche nella capitale italiana sembrano esserci problemi di diplomazia.
UDIENZA NEGATA – ìLa diplomazia tibetata nelle settimane scorse aveva chiesto udienza a Papa Francesco, ma il Pontefice sembra aver deciso di non voler incontrare il Dalai Lama. In effetti non sono previste udienze.
Lo stesso Segretario di Stato Parolin ha partecipato ad elaborare la decisione della Santa Sede, che inevitabilmente ha tenuto conto delle pressioni che la Cina fa contro leader politici e governi che accettano il confronto con il leader religioso tibetano in esilio.
Intanto, a Roma è stata già annunciata una mobilitazione cinese contro il Dalai Lama: assieme ai suoi sostenitori dovrebbe trovare alcuni contestatori, seguaci del culto Shugden sostenuto dalla Cina che chiedono libertà religiosa. I seguaci del culto che affonda le radici nel XVII secolo accusano la massima autorità spirituale tibetana di essere dietro una discriminazione nei loro confronti.
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