A Pasquetta i festeggiamenti per la nuova casa a Monteverde: brindisi con vino rosso. Vicino al ristorante, il San Camillo dove avrebbe frequentato il reparto di terapia del dolore pochi mesi prima di finire la specializzazione.
Sprizzava gioia da ogni poro, Riccardo, gli occhi brillavano. Altro brindisi seduti sul divano, poi il saluto e la promessa: per il pranzo ti faccio un bonifico. Ok!
24 ore dopo il bel sogno si è violentemente infranto in un tamponamento (?), scontro (?), contatto (?), secondo versioni lacunose della Polizia Municipale, con un furgone.
Le lacune: 1) gli indumenti di Riccardo, giacca a vento e jeans tagliati solo a destra, a sinistra tutto indenne, con la particolare forma a esse prolungata, come se fosse stato agganciato e trascinato fino a sbattere contro il furgone; 2) il dato incontestabile di non aver perso coscienza, né riportato trauma cranico e graffi sul viso; 3) nessuna frattura ossea ; 4) cuore in perfetto stato; 5) le lesioni sono tutte a destra dal polmone al fegato all’addome, al rene. Fatale quella alla vena cava del polmone di dx.
Nel decreto di sequestro per autocarro targato EH924PM; motoveicolo marca Kimco targato DY76852; casco da motociclista marca LS2 Rocket 2 compare recapitato al difensore avvocato….del Foro di Milano.
Ergo l’autocarro (Ford Transit bianco, cabinato e con cassone aperto) è di proprietà probabilmente della Herzt-Feet di Milano.
Infine quelle di non effettuare l’autopsia ma la visione della salma e la prova cinetica per stabilire l’esatta dinamica dell’incidente: si vuole prender per buona la versione della Polizia Municipale?
Lanciato l’appello chi sa parli sulla Rete e il Corriere della Sera, ecco una prima testimonianza: “…sono passata sul Muro Torto a incidente già avvenuto ma erano le 13,45 circa. Ne sono certa perché martedì 7 aprile alle ore 13,39 ero al cellulare con mio marito e in prossimità del sottovia (Galoppattoio) ho lasciato spazio ad una ambulanza ma, vista la poca fila fatta, ho supposto che l’incidente fosse appena avvenuto. Quando mi sono avvicinata ho visto in corsia di sorpasso una Fiat 500 mod nuovo colore chiaro e subito davanti uno scooter a terra e l’ambulanza ferma. I medici avevano già immobilizzato sulla lettiga il ragazzo che però non ho visto sul viso. All’altezza dell’ambulanza c’era un ragazzo di colore che ci faceva segno di circolare. Dopo 5 metri sulla corsia normale in corrispondenza dell’immissione della stradina dal Galoppatoio al Muro Torto era fermo un furgone e davanti c’era un altro scooter a terra ma non c’era nessuno da soccorrere. Io non so quale motorino guidasse suo figlio ma la persona che stavano soccorrendo stava sicuramente male. [..] Resto a sua disposizione e spero che come me qualcun’altro che sa la contatti”.
Un invito ai nostri lettori: chiunque sia stato testimone dell’incidente o abbia notizie in merito è pregato di contattare Cinquequotidiano oppure direttamente il signor Patrignani al 3356907441