“Chiedo al dottor Felici di ascoltare le istanze della parte lesa”: Sono le parole di Carlo Patrignani un padre che non si vuole rassegnare alla versione dei vigili urbani sulla morte d suo figlio Riccardo, il medico 35enne morto a seguito dell’incidente sul Muro torto il giorno dopo pasquetta. Secondo l’uomo il figlio non sarebbe stato ucciso in un tamponamento ma sarebbe rimasto vittima di un furgone che aveva effettuato una manovra fuori dalle regole. E per non far archiviare la questione come un semplice incidente lancia dalle colonne di Cinquequotidiano un appello al magistrato che si sta occupando del caso per chiedere chiarire la dinamica dell’incidente del quale, secondo lui, non fu responsabile il figlio.
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Il padre di Riccardo avrebbe messo insieme almeno cinque testimoni in grado di spiegare la dinamica dell’incidente che scagionerebbe il ragazzo a bordo del motorino. Al magistrato il padre di Riccardo chiede anche che vengano effettuati alcuni esami al momento non previsti: l’autopsia sul corpo di Riccardo, e l’esame della prova cinetica.
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Ecco dunque l’appello di un padre che non vuole fermarsi a quanto emerso finora: “Chiedo al dottor Felici di ascoltare le istanze della parte lesa. Credo che un approfondimento dei fatti potrà portare alla verità sulla vicenda che ha portato alla scomparsa di mio figlio”.
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