Castelli Romani, distrutti gli appartamenti destinati ai profughi

sale la tensione tra residenti e forze dell'ordine

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Lo avevano minacciato e ora qualcuno l’ha fatto. Nella note  ignoti hanno distrutto gli appartamenti di Marino in cui dovrebbero essere ospitati i profughi. Sul posto la polizia e il vicesindaco per le verifiche del caso. Intanto in via Colizza i residenti sono tornati in srada manifestando contro gli arrivi.

LE RICHIESTE – Il Comune di Marino chiede al prefetto di bloccare l’arrivo, dato per imminente, dei 78 profughi da collocare in località Paolina. Lo fa, nello specifico, con una lettera del vicesindaco Fabrizio De Santis al Prefetto Franco Gabrielli partita da Palazzo Colonna nel primo pomeriggio di oggi.
Nella dettagliata missiva, redatta nel corso di una riunione con tecnici, dirigenti e avvocati del Comune, De Santis palesa al Prefetto tutte le ragioni per le quali le due palazzine rese disponibili dalla cooperativa RTI Tre Fontane  – Senis Hospes, affittuaria degli immobili di proprietà della Flavia Costruzioni, non risultano idonee ad ospitare i rifugiati.
Anzitutto perché  – si legge nella missiva – quegli immobili sono stati costruiti in “convenzione per la concessione di aree di piano di zona 167 in diritto di superficie” (atto notaio Minniti di Roma del 4.7.2007, registrata il 24.7.2007 e trascritta il 25.7.2007) e ogni diversa destinazione determinerebbe l’inevitabile decadenza dal diritto di superficie (L. 167/1962 e artt. 8 e 12 della convenzione)”

LA LETTERA DEL VICESINDACO – “Infatti, le tipologie di abitazione in questione – va avanti la lettera – sono riservate esclusivamente ai soggetti che hanno titolo, poiché in possesso dei requisiti di cui all’art. 16 L. R. 12/1999 e art. 8 della convenzione”.
Per di più, aggiunge il vicesindaco “trattandosi di una struttura a destinazione residenziale e non alberghiera o ricettiva non sembra possibile ipotizzare la prestazione, a beneficio degli ospiti, dei servizi” richiesti nel bando che specifica come ““l’ente gestore ha l’obbligo di avvalersi di strutture munite di destinazione urbanistica compatibile con il servizio”
“Pertanto l’aggiudicazione nel caso in questione – chiude la missiva del vicesindaco De Santis –  è palesemente illegittima”.
Il vicesindaco ha quindi spiegato i termini della riunione a una delegazione di residenti di località Paolina che nel primo pomeriggio è salita a Palazzo Colonna.
Da stamattina i cittadini, sostenuti dalla presenza di rappresentanti dell’Amministrazione e del Consiglio comunale, continuano a presidiare pacificamente il condominio al civico 55 di via Carlo Colizza.
Gli uffici del Comune di Marino stanno procedendo a ulteriori verifiche tecniche relative alle norme urbanistiche in materia di zona 167 e al bando da allegare alle azioni che si renderanno necessarie in seguito alla lettera odierna del vicesindaco al prefetto da cui a questo punto si attende una decisiva risposta.

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