Guai a parlare di numeri, anche perché nessuno li sa. Potrebbero essere 1.700 i profughi in arrivo in provincia di Roma oppure 500 e non è detto che tutti i Comuni faranno la loro parte. Molti si sono tirati indietro, Amministrazioni di destra e sinistra senza distinzioni, altri hanno messo già le mani avanti.
Si parla di due criteri: disponibilità di locali e strutture e principio di alleviamento dell’onere per i Comuni che hanno già fatto o stanno facendo la loro parte nelle operazioni di accoglienza.
L’EMERGENZA – Palestrina, sede della diocesi retta dal vescovo Monsignor Domenico Sigalini, assistente generale dell’Azione Cattolica, non si tirerà indietro. Martedì scorso il sindaco ha convocato una riunione operativa per capire il peso di questa accoglienza. Risultato? Un nulla di fatto. Le previsioni della prefettura parlano di un numero che oscilla tra le 30 le 130 unità da ospitare nell’area compresa tra Zagarolo e Palestrina. Come dire, qualcuno arriverà prima o poi.
LA POLEMICA – «Praticamente – spiega Andrea Saladino, consigliere comunale e portavoce del Movimento 5 stelle di Palestrina – per ora, non sappiamo niente e dalla Prefettura sono giunte poche notizie. Certo è che bisogna, quanto prima, colmare questa disinformazione per non dare spazio al “si dice”, alle supposizioni, all’ostilità. Prima cosa da fare: chiediamo che la Prefettura rapidamente dica alla cittadinanza e alle istituzioni locali quanti siano i rifugiati che dovranno arrivare, per quanto tempo rimarranno, dove verranno ospitati e come intenda garantire l’idoneità e la qualità delle strutture e dei servizi di accoglienza, quale progetto d’integrazione abbia elaborato per loro, quale cooperativa sia stata individuata per assisterli ed, ancora, quali figure professionali saranno impegnate».
In questa situazione di caos totale si inserisce La Lega Nord che a Zagarolo cerca di aprirsi una breccia nell’elettorato conservatore organizzando per mercoledì addirittura una fiaccolata contro “il possibile arrivo dei profughi”. La destra tiene subito a chiarire le sue posizioni e poi, come non approfittare di un argomento così seducente.
Insomma, quanto meno l’emergenza profughi da queste parti sta animando le discussioni sui social network e arricchendo qualche tipografo “politicante”. Dunque prepariamoci a una settimana ricca di appuntamenti, l’emergenza è appena iniziata.
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