Stazione Tiburtina, i migranti nella nuova tendopoli

L'invito ai cittadini a donare generi di prima necessità asciugamani, saponi, assorbenti

0
322

Campidoglio, Croce Rossa e Prefettura sono impegnate da giorni nella gestione dell’emergenza migranti in corso a via Cupa e nell’intera area della stazione Tiburtina. Qui si prepara l’installazione di una nuova tendopoli con cucine e bagni chimici, in uno spazio vicino alla nuova stazione. Darà una prima accoglienza a 150 persone che si trovano accampate nella zona, prima di realizzare una struttura più adeguata a via Masaniello, per la quale serviranno circa 30 giorni.

In centinaia attendono un posto dove stare: la capienza del centro di via Cupa, circa 150 persone non poteva accoglierli loro che tutti insieme erano diventati circa 800. Molti sono donne e bambini. E per tanti di chi rimane ancora non si sa dove farli dormire. Alle ore 16 un incontro con le autorità ha fatto il punto con i giornalisti. La assessora alle politiche sociali Francesca Danese presente sul posto ha definito la tendopoli come una struttura temporanea e ha risposto all’appello dei cittadini che chiedevano in quale modo poter aiutare i migranti della neo tendopoli, dicendo di offrire asciugamani, saponi, assorbenti e tovaglie per mangiare.

Poi ha voluto minimizzare sulla Scabbia definendola semplicemente una malattia curabile. Per l’assessore l’imprtante adesso è concentrarsi sulle cure a minori non accompagnati, delle donne incinte, dei bambini. Intanto, in un’altra parte di Roma, i 70 rifugiati mandati via nei giorni scorsi dalla baraccopoli nata spontaneamente nella zona di Ponte Mammolo hanno scritto una lettera alle autorità locali per chiedere di non essere dimenticati, dopo un mese nel quale hanno vissuto in condizioni di incredibile difficoltà nel parcheggio vicino, senza nemmeno i bagni chimici.

[form_mailup5q]

È SUCCESSO OGGI...