Giornata disabilità, l’appello delle case famiglia di Roma e Lazio

Ancora tariffe troppo basse. Parla il presidente di "Casa al Plurale"

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“Abbattere ogni tipo di barriere” è il messaggio lanciato ieri dal presidente della Repubblica Mattarella per la giornata internazionale dedicata alle persone con disabilità. Ma a guardare la realtà laziale le difficoltà, le stesse da molti anni, persistono e non accennano a cambiare e si chiamano tariffe troppo basse.

La voce che grida aiuto è quella dell’associazione “Casa al plurale” che rappresenta il coordinamento delle case famiglia per disabili e minori di Roma e del Lazio che ha lanciato un appello alle istituzioni per il sostegno ai disabili, non solo oggi. “Caro Prefetto Gabrielli, caro Commissario Tronca, caro Presidente della Regione Zingaretti fate in modo che la Giornata della Disabilità sia per i prossimi 364 giorni. Date risposte concrete a Casa al Plurale, che già ‘festeggia’ tutti i giorni questa realtà: attraverso le tante case famiglia di Roma e Lazio si prende cura infatti quotidianamente di persone con disabilità e senza una famiglia in grado di provvedere loro”.

La situazione è stata fedelmente spiegata dal presidente di Casa al Plurale, Luigi Vittorio Berliri: il Comune di Roma “attualmente stanzia per le case famiglia la metà di quel che serve. Se dovessimo usare solo i soldi del Comune un operatore sociale guadagnerebbe 3,86 euro netti per ogni ora lavorata: a queste condizioni, solo i potenti e i mafiosi possono essere ‘competitivi’! Complessivamente, il Comune di Roma stanza 15 milioni di euro, mentre quello di Torino 60 milioni. Attualmente a Roma ci sono 400 persone in lista di attesa. A Torino nessuno. C’è una domanda comune a tutti i genitori italiani di una persona con disabilità: ‘Dopo di noi, chi si prenderà cura di nostro figlio con disabilità?’. Tale domanda si traduce in un’altra domanda, che non possiamo ignorare: ‘Di chi è la responsabilità, la capacità di dare risposte?”.

Le case famiglia vanno avanti, sapendo di svolgere una insostituibile funzione sociale che non può essere interrotta neanche in tempi di crisi. Oggi in Italia ci sono oltre tre milioni di persone con una disabilità grave: di queste solo 1,1 milioni, secondo l’Istat, può ricevere una indennità di accompagnamento. Gli adulti che vivono in un istituto o una residenza assistita sono 200mila ma molti altri sono costretti in abitazioni che non gli permettono di uscire di casa facilmente. Nella giornata delle persone con disabilità le case famiglia di Roma e Lazio si appellano alla comunità per prendersi cura delle persone più fragili.

 

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