Malagrotta chiude. Cerroni esulta. I comitati: «Ci stanno prendendo in giro»

Ultimo giorno di apertura per la mega discarica. Ma è ancora battaglia sulle procedure di "capping"

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E’ una giornata storica quella di oggi. Dopo 30 di vicissitudini, promesse e battaglie finalmente oggi chiuderà la discarica di Malagrotta. Oggi il patron Manlio Cerroni ha acquistato per l’occasione una pagina sui giornali spiegando nei dettagli il provvedimento. «Da domani 1 ottobre inizia la complessa opera di chiusura di Malagrotta con la realizzazione del capping che impegnerà 1.200.000 metri cubi di materiali inerti, 600 mila metri cubi di argilla e 1.200.000 metri cubi di terreno vegetale – si legge nella nota – e che vedrà la messa a dimora di oltre 340mila piante per realizzare il parco naturale. Il tempo previsto è di 4/5 anni. La gestione post-operativa durerà almeno 30 anni – spiega – e cioè fino al 1 ottobre 2043».  Poi il magnate canta le sue lodi indirizzando una lettera al presidente del Consiglio, Enrico Letta, al ministro dell”Ambiente, Andrea Orlando, al commissario nel quale spiega che «La discarica di Malagrotta, dagli anni ”80 ad oggi, ha rappresentato la fortuna e la salvezza di Roma con benefici economici per la cittadinanza di circa 2 miliardi di euro – ha scritto Cerroni, ricodando che – in questi giorni è stato più volte affermato che non c”è da stupirsi se il costo dello smaltimento in discarica sarà maggiore di quello praticato fino ad oggi. La frase esatta è che ”avendo avuto per tanti anni una discarica che e” costata 66 euro a tonnellata, ogni cosa nuova costa di più. Oggi- ha concluso Cerroni- alla vigilia della chiusura del Malagrotta (dove peraltro si dovrà ancora lavorare per realizzare il capping e il parco), in nome di quella verita” che tutti invocano e richiedono, e” spontaneo domandarsi: ci sara” mai qualcuno, a livello locale e governativo, che avra” il coraggio di dare atto di tutto cio”? Per parte nostra, lo ricorderemo oggi ai romani, domani ai posteri e dopo domani ai ”marziani” con una stele in travertino che sarà collocata all”ingresso di Malagrotta in occasione di un open-day». Nessun riferimento specifico alla procedura del capping, ovvero la copertura della discarica, prima operazione propedeutica alla bonifica e sulla quale ci sarebbero delle ombre. In questa fase sarebbe infatti previsto l’utilizzo della Fos, quella parte cioè di rifiuto trattato della parte organica. «Le indiscrezioni sono confermate – spiega Giacomo Giujusa di Cittadinanzattiva -Vogliono utilizzare la Fos per il capping e questo è illegale. Non lo permetteremo. Si tratta di una proroga mascherata. Faranno spazio a nuovi rifiuti». Stasera è atteso il Lucchetto day, una festa/protesta per dire una volta per tutte no alla discarica di Malagrotta. Nel pomeriggio alle 17,30 è atteso un confronto con i presidenti del Municipio XI e XII per chiarire meglio questa procedura tanto contesa del camping e «calmare gli animi». Ma a questo punto tutto può succedere. 

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