Al municipio III i genitori della scuola primaria ed elementare “Ernesto Chiovini” tornano tra banchi e aule: non per imparare a leggere e scrivere, ma per sostituirsi al Comune che non ha i soldi per effettuare la manutenzione ordinaria. Genitori come imbianchini e operai per un giorno dunque sabato 12 ottobre al Nuovo Salario: dopo la pulizia del giardino la scorsa primavera i genitori si dedicheranno stavolta alla pulizia delle aule in cui i loro figli passano buona parte della giornata.L’istituto comprensivo, con oltre 300 alunni tra primaria e elementari, è uno dei più grandi di Roma. «D’accordo con la Dirigente Scolastica abbiamo pensato di organizzare questo “open day” – spiega il Presidente del Consiglio d’IstitutoLuca De Dona – sia per cercare di fare dei lavori che stavano diventando urgenti, sia per dare un segnale all’Amministrazione comunale».Un gruppo di circa 50 genitori si armerà dunque, a partire dalle ore 9, di pennelli e vernice. «Abbiamo deciso di autotassarci – continua De Dona – e di metterci al lavoro: lo facciamo a casa nostra, non vediamo perché non possiamo farlo nella scuola dei nostri figli. Noi siamo stufi di aspettare e di chiedere per dei servizi che dovrebbero essere garantiti a tutti. Non siamo in polemica con il Municipio che non ha poteri, ma con il Comune e lo Stato che anche se in tempi difficili tagliano i fondi ai servizi più importanti come la manutenzione delle scuola».Per diventare imbianchini per un giorno i genitori della scuola “Chiovini” hanno chiesto e ottenuto l’autorizzazione all’ufficio tecnico di via Monte Rocchetta e hanno ottenuto la partecipazione e il sostegno del Municipio III, che si è fatto portatore presso il Comune delle loro esigenze. Con loro sabato mattina dovrebbero esserci anche il presidente Paolo Marchionne e l’assessore alla Scuola Pierluigi Sernaglia che a “Cinque” ha spiegato: «Alla Chiovini ci sarò anche io, come ero presente alla “Fucini” quindici giorni fa».Per Sernaglia «quello che può fare il Municipio è innanzitutto sostenere le iniziative dei cittadini, come in questo caso – ricorda – poi ci siamo fatti latori delle richieste di fondi presso l’Amministrazione comunale». Municipio e cittadini collaborano quindi, ma la polemica resta sempre dietro l’angolo. Non tutti i genitori dei circa 300 alunni hanno infatti accettato di rimboccarsi le maniche e spendere i propri soldi.L’assessore alla scuola Alessandra Cattoi, da noi interpellata su questo, ha spiegato che «la manutenzione degli edifici scolastici è una nostra priorità, anche in questa fase di carenza di fondi. Stiamo cercando di assicurare a tutti strutture adeguate, non solo nel centro della città ma anche in periferia: dall’insediamento della Giunta alla fine di giugno 2013, abbiamo cominciato ad affrontare gli interventi più urgenti per garantire la regolare apertura dell’anno scolastico. Per il futuro abbiamo intenzione di avviare un piano di lavori sistematici che negli anni precedenti sono stati carenti. Nel frattempo, bene vengano iniziative di collaborazione da parte dei genitori che vogliono contribuire in prima persona al decoro e alla manutenzione delle aule scolastiche. Sono grata alle famiglie della scuola Ernesto Chiovini per il loro impegno, anche economico. L’importante è che questi interventi vengano effettuati in piena sicurezza e con le dovute autorizzazioni».
Il Comune di Roma non fa manutenzione? Alla scuola Chiovini genitori diventano imbianchini
Sabato 12 un gruppo di cinquanta mamme e papà nel Municipio III si autotassa per ridipingere le aule dei figli