Una chiesa abbandonata da un anno, con luce e acqua funzionanti. A Tor Sapienza la vecchia struttura di San Cirillo Alessandrino è stata occupata nel fine settimana da una trentina di persone aggregate al gruppo RAM – “Resistenza abitativa metropolitana” che hanno preso possesso della struttura, probabilmente sconsacrata ma certamente dismessa in favore di una nuova chiesa a poche vie di distanza, sistemandosi alla bene e meglio nelle stanze dell’ex oratorio e nei locali di quella che fu una parrocchia, ormai troppo piccola per accogliere i fedeli di zona.Nel giorno in cui a Roma si è assistito a varie occupazioni, che hanno visto altre occupazioni nel quadrante est della città come quella a Colle degli abeti, quello di via Balestrini è un caso singolare ma solo perché a essere “preso” è un ex edificio di culto: protagonisti sono i cosiddetti nuovi poveri, di famiglie con bambini che ieri avevano un lavoro e oggi dopo aver consumato i risparmi e ricevuto lo sfratto, non ce l’hanno più.Le famiglie occupanti, che hanno esposto sulla struttura abbandonata lo striscione “riprendiamoci la città” non chiedono niente al Vaticano ma giustificano il loro gesto ricordando che mentre Papa Francesco ha detto ai religiosi di “aprire le porte dei conventi” loro si sono limitati ad «aprirsi le porte da soli».
Casa, Tor Sapienza: chiesa occupata da 30 sfrattati
Famiglie con bambini rimaste senza casa si sono insediate nella struttura abbandonata di San Cirillo Alessandrino