Baby squillo, Barbara Palombelli “difende” il marito della Mussolini

«Il povero Floriani non è che una vittima del sistema Italia. La prostituzione è la cartina al tornasole di un paese che non ha leggi uguali per tutti»

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Barbara Palombelli

“La giustizia in Italia non è uguale per tutti”. Questo il pensiero di Barbara Palombelli, la conduttrice di Forum, sulle pagine de Il foglio. “Se ti chiami Elkann, Berlusconi, Marrazzo o Floriani si fa tutto più complicato”. Per la giornalista, il marito di Alessandra Mussolini è uno “sfigato”.

LA NOTORIETÀ HA UN PREZZO – “E’ una lotteria. Se qualcuno ti vede, ti fotografa o fa la spia, sei spacciato. Se invece sei un anonimo frequentatore di orrori metropolitani, la fai franca per tutta la vita”. La notorietà, dunque, ha un prezzo e la pena si fa ben più severa per chi frequenta i quartieri alti: gli obiettivi dei fotografi sono implacabili e se hai la “sfortuna” d’imbatterti in un paparazzo puoi dire addio alla tua reputazione.

IL POVERO FLORIANI – “Il povero Floriani” – “Si può andare con una ragazzetta più giovane?”, si domanda Barbara: “Sì, se vai sulle tangenziali fuori Milano o fuori Roma (da quelle parti non ho mai visto chiedere documenti a schiavette dell’est che si consumano nel freddo e sotto la pioggia), no se rispondi a un annuncio su internet e sei nel mucchio sbagliato”, scrive poi nel suo articolo. Il “povero Floriani”, come lo chiama lei, non è che una vittima del sistema Italia: “La prostituzione è la cartina al tornasole di un paese che non ha leggi uguali per tutti, che reprime i reati caso per caso, che perdona e condanna a singhiozzo”.

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