La lotta al precariato passa ancora una volta atreverso le sentenze. In attesa del via definitivo al Jobs act l’Ue boccia la nostra normativa sul precariato della scuola. La normativa italiana sui contratti di lavoro a tempo determinato nel settore è contraria al diritto dell’Unione.
Lo ha sentenziato oggi la Corte Ue, aggiungendo che il rinnovo illimitato di tali contratti per soddisfare esigenze permanenti e durevoli delle scuole statali non è giustificato.
Secondo una nota di Anief (Associazione nazionale insegnanti ed educatori), la sentenza odierna è “una vittoria storica del sindacato, cinque anni dopo la denuncia alla stampa e un contenzioso avviato presso le Corti del lavoro per migliaia di supplenti”.
Ora, aggiunge il comunicato, “250mila precari possono chiedere la stabilizzazione e risarcimenti per due miliardi di euro”, annunciando di aver avviato simili azioni legali anche per precari di Sanità, Regioni ed enti locali.
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