Apre Happio. Mezzaroma: «Saremo il cuore sociale del quartiere»

L'apertura del nuovo centro commerciale fa discutere

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La Cracking art sbarca ad HAPPIO, il nuovo centro commerciale ad appena 900 metri dalle Mura Aureliane. Il gruppo di artisti di Biella, ormai conosciuto in tutto il mondo, ha scelto una innovativa location della Capitale per la prima installazione di grande dimensioni in uno spazio privato. La scelta è frutto del rapporto stabilito con Barbara Mezzaroma, Ad e Presidente di ImpreMe spa, la società che ha costruito il nuovo centro sulla Via Appia che ha aperto ufficialmente al pubblico.
Un’installazione caratterizzate da 126 Chiocciole multicolori di varie dimensioni collocate negli spazi e sulle facciate di HAPPIO. Un’installazione rigenerante, grazie alle scie lasciate dalle chiocciole, come nella filosofia Cracking, che si inserisce non a caso nel primo intervento di rigenerazione urbana.

LA STRUTTURA – HAPPIO si presenta così: 10mila metri quadri di area commerciale dislocati su tre livelli con 38 negozi, 6 dei quali di ristorazione e caffetteria, 3mila500 mq di mercato rionale (di competenza comunale aprirà in un secondo momento) e 330 posti auto su 14mila mq di parcheggi. Questi i numeri del primo Centro Commerciale nel cuore della città.
La nuova struttura, promossa dalla società controllata dalla “Pietro Mezzaroma e Figli”, si inserisce in un’area di connessione tra il centro storico e la fascia sud della città, all’incrocio tra le vie Appia Nuova e via Cesare Baronio, in prossimità della fermata “Furio Camillo” della linea A della metropolitana.
Il contesto urbano, la densità abitativa, gli accessi, i parcheggi e i servizi di trasporto pubblico contribuiscono a fare di HAPPIO un sito d’eccezione e di riferimento per la Capitale e non solo. L’esplicita citazione della tipologia industriale dell’ex deposito tranviario preesistente e la conservazione degli edifici lungo le vie tangenti all’area, costituiscono parte integrante dell’elaborato progetto architettonico, volto alla rigenerazione e al riuso di parte dei manufatti preesistenti, per integrare il nuovo intervento con la storia del sito stesso e la vita del quartiere che lo circonda.

LA POLEMICA –   In una nota il comitato San Giovanni si chiede: «C’era proprio bisogno di un centro commerciale nuovo? Noi pensiamo di no: stravolgimento dell’identità e della coesione di un quartiere, svilimento del piccolo commercio, compreso quello a dimensione familiare, aumento dei volumi di traffico automobilistico, omologazione dei gusti, cancellazione della memoria, orrore architettonico, ecc. Il tutto nel silenzio generale (al solito). Ancora cemento al posto del verde: non sarebbe stato più utile ampliare Villa Lazzaroni e dotarla di reali servizi per l’infanzia?»

“HAPPIO – ha spiegato Barbara Mezzaroma – è pensato per essere molto di più di un semplice centro commerciale. È uno spazio cittadino, luogo di aggregazione, momento di sosta e di ristoro, che aspira a diventare cuore sociale della vita del quartiere. Al suo interno, fra gli esercizi commerciali e il mercato dell’Alberone, Happio è attraversato da percorsi pedonali: questo crocevia strategico, a cavallo fra la tradizione del mercato e la modernità del commercio e degli uffici, è pensato per essere un luogo di incontro, di eventi sociali, di mostre, dalla forte identità sociale e culturale”.

Happio sorge infatti là dove una volta c’era la stazione/deposito della STEFER – la Società delle Tramvie e Ferrovie Elettriche di Roma, che gestiva il trasporto pubblico intorno alla città – costruita all’inizio del secolo scorso e simbolo del risveglio economico della Capitale. Un luogo molto caro a Federico Fellini, che vi girò alcune scene dei suoi film “Roma” e “L’intervista”.
Happio è un intervento che rigenera e sana una delle interruzioni della maglia urbana di via Appia Nuova per inserirvi quello che per definizione è un punto di aggregazione sociale: la piazza, pavimentata di sanpietrini. La citazione dell’architettura a capriate dell’ex deposito tranviario costituisce la quinta principale della piazza, rappresentando nel contempo la memoria storica di quello che era il margine della città. Un’ideale spazio di socialità sia per chi già frequenta abitualmente una delle vie più animate del commercio romano, sia per chi ancora non l’ha mai vissuta e troverà qui molti negozi che abitualmente si sorgono fuori dalla Città storica. Un luogo insomma che si candida ad accogliere i fruitori della passeggiata commerciale sull’Appia, ma anche chi non si è mai recato in questo quadrante della città, che oggi avrà un motivo in più per scoprirlo: HAPPIO.

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