Ha dell’incredibile il racconto di Andrea sul sito di Romafaschifo. Aveva provato a redarguire una baby banda di borseggiatori ed è finito accerchiato e minacciato.
IL RACCONTO – «Metro Barberini, ieri ore 9:30. Io ed un altro passeggero della metro spingiamo fuori dal treno due dei soliti borseggiatori (ci sono tutti i giorni) intenti a scippare pendolari e turisti.
I ragazzi, poi, insultandomi, mi inseguono per le scale con aria minacciosa. Fortunatamente vengono fatti allontanare (temporaneamente) da un vigilante che “scortandomi” gentilmente fino all’uscita mi spiega che se lui o i suoi colleghi si azzardano a toccare questi minorenni apriti cielo. Tra le loro urla da sceneggiata, tra i passanti che si indignano e le telecamere che li registrano, rischierebbero di passare dei guai.
Purtroppo uscito in Via Veneto mi accorgo che i due delinquenti si erano nascosti ad aspettarmi li fuori. Padroni assoluti in una delle strade più famose del pianeta. Perlomeno questa volta non avevano adulti sopraggiunti in loro aiuto (come delle volte avviene).
In ogni caso, oltre le tecniche di scippo, dimostrano di aver imparato sin da giovanissimi anche l’atteggiamento di minaccia. Iniziano ad accerchiarmi, ad insultarmi cercando di intimorirmi, fino lanciarmi addosso un fusto di birra trovato sul marciapiede, sotto gli occhi di un gruppo di gente impassibile, tranne un signore che mi dà un po’ manforte.
Se pure in quel momento fosse sopraggiunta la polizia cosa avrebbe fatto a questi criminali? Li avrebbe riaffidati ai genitori. Gli stessi genitori che ogni giorno gli intimano di tornare a casa con più refurtiva possibile…»
Andrea