Dopo i Castelli Romani nuovi segni e riti satanici vengono segnalati a Fiumicino. Nei giorni scorsi è comparsa infatti una scritta sulla centrale Enel con tanto di croce rovesciata. «A nome dell’opposizione – scrive in una nota William De Vecchis (Noi con Salvini Fiumicino) – chiedo che venga subito rimossa la scritta che inneggia a Satana con tanto di croce capovolta, apparsa in questi giorni a caratteri cubitali sull’ex centrale dell’Enel. La scritta, visto quello che rappresenta il satanismo, è un oltraggio a tutta la città. Sarà sicuramente opera di un imbecille ma le istituzioni non possono permettere che rimanga oltre».
I LUOGHI DI SATANA A ROMA – Ci sono indagini aperte e mai richiuse dalla magistratura all’indomani della creazione di una speciale task force nata alla scopo di censire e monitorare i fan di Satanasso nella capitale. Trentuno gruppi – secondo uno studio del Ministero degli Interni – fra sette satanico luciferine, occultisti e spiritisti vari per un totale di almeno duemila seguaci. Sarà un caso ma un vertice del triangolo maledetto della magia nera passa proprio a Castelporziano. Un’area che corrisponde al sito leggendario dell’antica città di Politorio, mai venuta alla luce nonostante anni di ricerche. Un villaggio di pastori nel territorio della potente Lavinium (oggi Borgo di Pratica di Mare) distrutto, secondo lo storico Tito Livio, dal quarto re di Roma, Anco Marzio, durante la corsa al mare. Secondo gli esperti, insomma, l’area avrebbe influenze e attrazioni paranormali. Informative a dir poco riservate raccontano di fantomatici sacerdoti del male a Capocotta, la spiaggia trasgressiva amata dai poeti Lawrence Ferlinghetti e Allen Ginsberg, di fiaccolate da brivido e riti pagani consumati ai confini della Tenuta Presidenziale. Stesso scenario a Ficana (sui Monti di San Paolo, Acilia), altro insediamento devastato dai primi romani che mostra ancora oggi prove certe di un incendio appiccato alla fine del VII secolo avanti Cristo. I fantasmi dei vinti si aggirerebbero senza pace fra Ostia Antica e il villaggio di San Francesco. Le location care a Belzebù? I resti della villa della Palombara detta di Plinio, la necropoli romana di Pianabella, Malafede, le grotte di Gasparone (un brigante passato dalle scorribande all’adorazione del dio Demonio) e Capo Due Rami lungo il fiume Tevere. Fra le sette lidensi i “Cavalieri del Nulla”, oscuri personaggi a caccia di vecchi e nuovi adepti del Diavolo. Non è finita: messe nere verrebbero celebrate fra Casalpalocco e la spiaggia di Torvaianica in località Zingarini, l’arenile dove più di mezzo secolo fa venne rinvenuto il cadavere di Wilma Montesi.