Cambiamenti in arrivo per tutti i proprietari di veicoli a motore: da oggi, lunedì 5 ottobre 2015, il CdP, cioè il Certificato di Proprietà, fondamentale nella compravendita di auto e moto, diventa digitale.
COS’È IL CDP – Il Certificato di Proprietà è il documento con ologramma che attesta lo stato giuridico del veicolo e identifica il nominativo del suo proprietario. Il CdP non è necessario per circolare (motivo per cui spesso lo si conserva in casa e non lo si lascia in auto) ma è richiesto per avere accesso a qualunque servizio del Pubblico registro automobilistico (Pra), come il suddetto passaggio di proprietà o la rottamazione della vettura.
COSA CAMBIA – Adesso, tuttavia, anche per questo certificato cartaceo, che a sua volta aveva sostituito il vecchio “foglio complementare”, è arrivato il momento del pensionamento. Il Pra dell’Aci rilascerà, infatti, il documento esclusivamente online e al proprietario sarà fornita una ricevuta dell’avvenuta registrazione che conterrà anche il codice di accesso personalizzato con il quale visualizzare il documento in rete. In pratica, chi acquisterà un’auto nuova o richiederà al Pra una formalità per la quale è previsto il rilascio del Certificato di Proprietà, riceverà non il vecchio pezzo di carta ma un codice digitale attraverso il quale potrà consultare il documento online. La visualizzazione del CdP digitale potrà essere effettuata attraverso tre diverse modalità: con la lettura, mediante smartphone o altro dispositivo idoneo, del QR-code presente sulla ricevuta; collegandosi all’indirizzo web indicato nella ricevuta e digitando il codice di accesso; tramite la funzione “Consulta il Certificato di Proprietà Digitale”, sul sito dell’Aci.
I COSTI – L’imposta provinciale di trascrizione, che include la registrazione al Pra, rimane invariata. Si parte, quindi, per un’auto, da 150,80 euro. Una tariffa che, però, le provincie possono aumentare fino a un massimo del 30%.
I VANTAGGI – La digitalizzazione del Certificato di Proprietà, spiega l’Aci, comporta una serie di vantaggi per il cittadino in quanto il Certificato di Proprietà Digitale (CDPD) non può più essere smarrito o sottratto e, quindi, non dovrà più essere richiesto al Pra il duplicato con evidente risparmio di tempo e denaro. Inoltre vengono garantiti maggiori livelli di sicurezza del documento che non potrà più essere contraffatto. Secondo l’Automobile Club d’Italia, l’abolizione del certificato cartaceo permetterà di risparmiare “30 milioni di fogli di carta e tonnellate di inchiostro” e avvantaggerà non solo l’ambiente, ma anche i circa 300.000 cittadini che ogni anno smarriscono o subiscono il furto del certificato e che, per averne un duplicato, devono fare denuncia a polizia o carabinieri. L’Aci sottolinea inoltre che, “per la sola eliminazione del duplicato, il Pra rinuncia a 4,5 milioni di ricavi a favore di uguale risparmio per i cittadini”.
[form_mailup5q lista=”newsletter generale”]