Dalla Scuola Germanica alla Strasburgo paneuropea

Nel ruolo di deputati Euroscola, 14 studenti si sono dati appuntamento al Parlamento europeo con altri 440 ragazzi di 20 paesi

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“La nostra è una scuola multiculturale dove si studia in tedesco e italiano, che si prefigge di accrescere il senso di comunità”. Helgrit Dally ha 17 anni e solo un minuto per presentare in inglese la Scuola Germanica di Roma. E’ una dei 14 studenti che ieri sono arrivati al Parlamento europeo di Strasburgo per partecipare ad Euroscola, il programma di simulazione dei lavori parlamentari per i liceali di tutta l’Unione. E’ l’ultima scuola romana del 2015, dopo altre tre nel mese di ottobre. Questa volta erano 454 gli studenti riuniti nell’emiciclo, insieme a 38 professori e 6 osservatori di 20 paesi diversi.

Durante la sessione di domande e risposte, è stata la volta di Caspar Bewerunge, un allievo di soli 15 anni: quali sono i criteri dell’Europa per selezionare i rifugiati da accogliere e da respingere?, ha chiesto in tedesco. I funzionari hanno fatto del loro meglio per rispondere in maniera neutrale, visto il divieto di esprimere opinioni politiche proprio del loro ruolo.

“E’ un gruppo molto attivo – spiega Evers Bernd Walter, il professore della Deutsche Schule che accompagna la classe – Su 14 studenti, ben 5 sono intervenuti nell’emiciclo solo nella mattina”. Nel pomeriggio, invece, Christina Croppi e Olivia Pavoni hanno presentato le conclusioni delle commissioni Migrazione e integrazione e Occupazione Giovanile, stavolta in inglese e in italiano.

Il professore, a sua volta, si è cimentato nell’Eurogame, il quiz di cultura europea con almeno una domanda in ogni lingua rappresentata (ieri erano 18). A volte sono gli studenti ad avere i migliori risultati, ma non è il caso di Bernd Walter, che due anni fa ha addirittura vinto: “Quando sono venuto la prima volta, ho vinto un enorme libro fotografico di Strasburgo del peso di 10kg, un po’ complicato da infilare nel bagaglio per l’aereo! Ma cercando su Google ho scoperto che era un oggetto di pregio”. Un regalo del Parlamento per chi si impegna a diffondere i valori europei tra i giovani.

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