L’amico in difficoltà all’estero: occhio alla truffa

La polizia lancia l'allarme attraverso Facebook

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È capitato anche a te di ricevere una mail da un tuo caro amico che si trovava in difficoltà all’estero e ti chiedeva di prestargli i soldi? Occhio, si tratta di una truffa! L’allarme arriva direttamente dalla pagina Facebook “Agente Lisa”, curata dalla polizia di stato per informare e comunicare con un approccio “friendly” e più vicino all’utente.

LA TRUFFA – “Dunque, ancora una volta l’email è il mezzo scelto per ingannare la buona fede di chi la riceve – spiega la polizia – e arriva al malcapitato da un indirizzo e-mail di un amico/conoscente e pertanto si fida. Stavolta si tratta di una richiesta di soldi che arriva da un amico, reale, che dice di essere in viaggio e di aver subito il furto di tutti i suoi averi. Seguono ovviamente nel testo le indicazioni per mandargli il denaro. Dove è la truffa direte voi? La truffa è che l’amico è reale ma non è lui che sta scrivendo, bensì un truffatore che con mezzi fraudolenti è riuscito ad entrare nel suo account superando la barriera della password. Sembra molto difficile da fare ma se pensate un attimo alle password che utilizzate scommetto che molti di voi si renderanno conto che non sono proprio così sicure e se poi considerate che su internet ci sono programmi ad hoc per bypassarle la truffa è servita”.

COME COMPORTARSI – La polizia invita, tuttavia, a non lasciarsi andare all’allarmismo perché “con un po’ di accortezza possiamo capire che è una mail truffa e anche difenderci”. Come? “Per prima cosa – si legge – il testo è generico, nel senso che non contiene riferimenti a persone o episodi tipici di un’amicizia, intima al punto da chiedere soldi in prestito. Un esempio di mail truffa potrebbe essere: “ciao sono in viaggio e mi trovo ad Amsterdam, mi hanno rubato la borsa con il portafoglio e i documenti. Sono in grande difficoltà per favore aiutami. Ti posso mandare i dati se puoi spedirmi dei soldi con … (un operatore tipo Moneygram o Western Union). Spero di avere presto una tua risposta”. Come vedete è un messaggio molto impersonale. E comunque se proprio avete il dubbio che il vostro amico sia nei guai fate qualche verifica. In fondo potete mandargli un messaggio con WhatsApp, con Facebook (o altri social network) o anche fare un telefonata ad un suo familiare e spazzare via qualsiasi dubbio”. Veniamo ora alla password. Per renderla più sicura aggiornatela ogni tanto e usate anche una o più maiuscole e pure dei caratteri speciali ($@!?…), oltre che un numero. Diciamo che dovete fare un mix in modo che diventi veramente difficile “bucarla”. Mi raccomando, anche per Facebook vale il discorso password”. Utenti avvisati…

 

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