“Ora la Ue autorizzi anche l’Italia”. Lo chiede David Granieri, presidente della Coldiretti del Lazio, commentando l’autorizzazione concessa dall’Unione Europea alla Francia di introdurre un sistema di etichettatura di origine per carne e latte contenuti nei prodotti trasformati. L’autorizzazione è stata concessa sulla base del regolamento comunitario N.1169 del 2011 entrato in vigore nel 2014 che – precisa la Coldiretti – consente agli stati membri di introdurre norme nazionali sulla etichettatura obbligatoria di origine geografica degli alimenti qualora i cittadini, come accaduto da noi grazie alla consultazione pubblica promossa dal Ministero delle Politiche Agricole, esprimano parere favorevole alla indicazione di origine per fare acquisti informati. In Italia la previsione obbligatoria di etichetta manca ancora dai formaggi ai salumi, dalle conserve ai succhi di frutta fino al latte uht. “La trasparenza è il valore aggiunto del Made in Italy. Indicare in etichetta la provenienza di ciò che acquistiamo – aggiunge Aldo Mattia, direttore della Coldiretti del Lazio – consentirebbe ai prodotti al 100% italiani di differenziarsi da quelli confezionati con materie prime importate, con il doppio vantaggio di valorizzare le produzioni di qualità dei nostri agricoltori e offrire ai consumatori le informazioni necessarie per scegliere e acquistare in consapevolezza”.
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