“Taglieremo la tua testa”: l’Isis minaccia il ministro Orlando

La lettera anonima è arrivata alla sede del ministero della Giustizia

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“Entreremo a Roma e taglieremo la tua testa”. Sarebbe questo il contenuto della lettera recapitata al ministro della Giustizia Andrea Orlando. Una missiva di minacce scritta in lingua araba e contenente due proiettili di Kalashnikov, gli Ak47.

L’INDIRIZZO – L’indirizzo, ha svelato l’agenzia di stampa Ansa che ha dato la notizia per prima, sarebbe stato scritto sulla busta con un normografo e la lettera sarebbe giunta a Fiumicino e poi da qui a via Arenula, la sede del ministero.

LE INDAGINI –
La Procura di Roma ha aperto un fascicolo di indagine. Nel procedimento, affidato dal procuratore capo Giuseppe Pignatone all’aggiunto Giancarlo Capaldo, si ipotizza il reato di minacce. La Procura ha affidato delega investigativa per svolgere ulteriori accertamenti

LA SOLIDARIETÀ DI RENZI E ZINGARETTI – Numerosi gli attestati di solidarietà giunti al ministro per queste minacce anonime, dal presidente del Consiglio Matteo Renzi che ha inviato a Orlando un messaggio, al Presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, che ha dichiarato con una nota: “Ad Andrea Orlando va la mia solidarietà e quella dell’Amministrazione regionale per le gravissime minacce ricevute. Sono certo che non si farà intimidire e che proseguirà ancora, con maggiore determinazione, il contrasto al terrorismo e alla criminalità organizzata senza rinunciare al bene supremo della sicurezza e della tutela dell’ordine costituzionale dello Stato”.

 

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