Incendi all’aeroporto di Fiumicino, la tesi del sabotaggio

«Due roghi in tre mesi, troppe coincidenze»

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Foto archivio

«Due incendi in tre mesi hanno messo ko l’aeroporto di Fiumicino. Per Adoc ci sono troppe coincidenze particolari che fanno pensare a un eventuale sabotaggio del principale hub italiano». Così una nota di Adoc. «C’è fin troppa ‘puzza di bruciatò all’aeroporto di Fiumicino – dichiara Lamberto Santini, presidente dell’Adoc – è al limite del sospetto che, nell’arco di tre mesi, si siano scatenati due incendi presso l’area della struttura, paralizzando quasi completamente il traffico aereo, causando gravissimi disagi agli utenti e consumatori, al settore turistico e all’intero Paese. Ci auguriamo che vengano al più presto individuate le cause e le eventuali responsabilità di quanto sta accadendo allo scalo romano, e che vengano adottate tutte le soluzioni necessarie per garantire al 100% la sicurezza di lavoratori e utenti e la piena operatività della struttura».

LA QUERELLE TRA ALITALIA E ADR – L’Adoc «interviene inoltre sulla querelle tra Alitalia e Adr, ribadendo la presenza di investimenti già programmati dalla società che gestisce gli aeroporti romani». «Non comprendiamo la polemica sollevata da Alitalia sulla mancanza di investimenti da parte di Adr – continua Santini – gli investimenti nelle strutture aeroportuali sono stati programmati e schedulati. Inoltre, sulla presenza di compagnie low cost presso Fiumicino, come rappresentanti dei consumatori siamo favorevolissimi alla presenza di una maggiore concorrenza, a tutto vantaggio degli utenti e dello sviluppo del mercato e del turismo».

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