Bollo auto-moto: quando scade, come pagarlo e cosa succede se non lo fai

Tutte le informazioni sulla tassa legata al possesso delle due e quattro ruote

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general motors

Tempo di scadenze per chi si muove in auto o in moto o anche per chi soltanto le possiede. Entro la fine di gennaio la maggior parte degli automobilisti e dei motociclisti dovrà mettersi in regola con il bollo, la tassa legata al possesso delle due e quattro ruote anche, appunto, quelle non utilizzate. Il costo del bollo è calcolato annualmente e dipende da molteplici fattori: potenza in KW ma anche anzianità del veicolo e impatto ambientale. Per non incorrere in interessi di mora e sanzioni, destinate a far lievitare l’importo originario, il bollo deve essere pagato entro il mese successivo a quello di scadenza, per cui se la scadenza prevista era fissata al 31 dicembre 2015 il pagamento deve essere effettuato entro e non oltre il 31 gennaio 2016.

COME CALCOLARE L’IMPORTO E LA SCADENZA DEL BOLLO – Per calcolare l’importo e la scadenza esatta, sarà sufficiente collegarsi al sito dell’Agenzia delle Entrate visitando questa pagina web (o cliccando qui sotto) e inserire la targa del proprio veicolo.

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In alternativa è possibile farlo calcolarlo sul sito dell’Aci, visitando questa pagina web (o cliccando qui sotto). Ma, in questo secondo caso, oltre al numero di targa occorrerà inserire anche la data di immatricolazione del veicolo.

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ESENZIONI E RIDUZIONI – Previste alcune esenzioni o riduzioni che possono variare da regione a regione. In particolare, le auto con alimentazione a gpl hanno diritto al pagamento di un quarto del bollo previsto per un’auto a benzina in alcune regioni, tra cui Lazio, Abruzzo, Campania, Emilia Romagna, Liguria, Toscana e Veneto.
Nel Lazio inoltre, gli autoveicoli, i motocicli e i ciclomotori azionati con motore elettrico, godono dell’esenzione dal pagamento della tassa automobilistica per cinque anni a decorrere dalla data di prima immatricolazione. Una volta terminato questo periodo, i proprietari di auto elettriche devono corrispondere una tassa pari ad un quarto dell’importo previsto per i veicoli corrispondenti a benzina, mentre i motocicli e i ciclomotori dovranno pagare la tassa per intero.
Per quanto riguarda le autovetture e gli autoveicoli ad uso promiscuo, omologati per la circolazione
esclusivamente con alimentazione a Gpl oppure a gas metano, sono soggetti al pagamento di un quarto della tassa automobilistica prevista per i veicoli a benzina corrispondenti, purché siano conformi alle diret-tive Cee in materia di emissioni inquinanti.
Inoltre, a partire dal 2014, la Regione Lazio ha disposto l’esenzione temporanea di tre anni per gli autoveicoli di nuova immatricolazione che abbiano alimentazione ibrida/elettrica oppure doppia benzina/idrogeno.

VEICOLI STORICI – Anche le auto storiche con meno di 30 anni dovranno mettersi in regola con il bollo. La legge di stabilità approvata nel 2015 ha stabilito l’abolizione dell’esenzione dal pagamento della tassa per le auto costruite da oltre 20 anni (fa fede l’anno di immatricolazione) innalzando a 30 anni il limite previsto. Le auto di età compresa tra i 20 e i 30 anni, quindi, non sono più esonerate dal pagamento della tassa. Solo per quelli non ad uso professionale, è previsto uno sconto del 10 per cento sulla tassa. Condizione per usufruire dell’agevolazione è comunque il rilascio di specifica attestazione riferita ad ogni singolo veicolo da parte dell’ASI e, per i motoveicoli, anche dalla FMI. Secondo le stime dell’Automotoclub storico Italiano (Asi), il gettito derivante dal pagamento del bollo delle auto storiche potrebbe raggiungere i 7,5 milioni di euro. Nel Lazio sono 207.862 le vetture con più di 30 anni e 384.962 quelle tra i 20 e i 30 anni. In Italia, infine, i veicoli over20 superano i 5 milioni. Per maggiori informazioni su bollo, modalità di pagamento o per avere assistenza si può consultare il sito www.aci.it, cercando nello specifico le regole previste per la Regione Lazio.
Comunque, per i veicoli con più di trent’anni non adibiti a uso professionale o utilizzati nell’esercizio di attività di impresa, arti o professioni, sono esentati dal pagamento del bollo. L’esenzione è automatica e non occorre quindi presentare alcuna domanda (non è neppure necessario che siano iscritti in un registro storico). Se però un veicolo ultratrentennale è posto in circolazione su strade e aree pubbliche è dovuta una tassa di circolazione forfettaria di euro 28,40 per gli autoveicoli e di euro 11,36 per i motoveicoli. La tassa forfettaria è dovuta per l’intera annualità e non è assoggettabile a sanzione in caso di ritardato pagamento. Questa tassa di circolazione non va pagata se il veicolo rimane inutilizzato, senza mai circolare su aree pubbliche; se invece, circola, il conducente deve portare con sé la ricevuta di pagamento della tassa di circolazione perché è previsto il controllo su strada da parte degli organi di polizia.

COME PAGARE IL BOLLO – I metodi di pagamento del bollo sono molteplici. Nel Lazio, come nelle altre regioni ci sono otto possibilità: in una delegazione Aci, alle Poste, nei tabaccai convenzionati con Banca ITB e con Lottomatica, le agenzie di pratiche auto, comprese quelle Sermetra, i servizi Atm e I-Banking e, infine, il Bollonet, il servizio on-line dell’Aci. Ciascuno può scegliere l’opzione a lui più comoda ma comunque c’è da mettere in conto una commissione che ammonta a 1,87 euro, tranne che per chi sceglie le Poste dove il sovrapprezzo è di 1,5 euro. Nel caso del servizio Bollonet Aci, inoltre, alla commissione c’è da aggiungere l’1,2% dell’importo del bollo. Sul sito www.aci.it, in ogni caso, si può consultare la guida al pagamento della tassa e alla compilazione dei bollettini con le differenze tra regione e regione e tra modalità disponibili.

LE SANZIONI PER GLI EVASORI – Non pagare il bollo, così come qualsiasi altra cartella esattoriale (multe, canone rai e così via), può comportare il fermo amministrativo del veicolo. Perché sia valido il fermo deve essere emesso un preavviso contenente la natura del debito, il numero della cartella esattoriale, la prova della notifica inviata, l’importo dovuto e l’anno a cui fa riferimento. Ricevuto il preavviso c’è tempo 20 giorni per regolarizzare la posizione, dopodiché il fermo diventa effettivo. Il pagamento dopo il preavviso, impone gli interessi di mora e le spese per l’iscrizione a ruolo. Il ricevimento di un preavviso è essenziale per la validità stessa del fermo, le cui conseguenze sono
l’impossibilità di circolare e di radiare il veicolo dal Pra. Chi circola con un veicolo sottoposto a fermo amministrativo può avere una multa che va da 714 euro a 2.859 euro, oltre alla confisca del mezzo.

 

(Fonte Muoversiaroma.it)

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