Traffico e mobilità, ma anche ambulanti e camion bar, commercio in crisi e inquinamento sono alcune delle tante incognite che ancora avvolgono il progetto dei Fori imperiali pedonali, ormai prossimi all’inaugurazione sabato all’alba. Se lunedì il sindaco Marino ha chiarito di voler andare avanti per restituire «alla città e al mondo» una delle aree archeologiche più grandi e belle del mondo, le perplessità e le osservazioni non sono arrivate solo dai cittadini e dai commercianti allarmati, ma anche dalle più autorevoli componenti del tessuto istituzionale della città.
Ecco dunque la Uil di Roma e Lazio snocciolare ieri un numero dopo l’altro i numeri del traffico dal 26 giugno al 12 luglio per parlare, ad esempio di inquinamento atmosferico e del suo possibile aumento nelle vie su cui si riverserà il traffico. «Oltre 5.120 automobili, 2.508 motorini, 102 bus Atac, 256 bus turistici, 596 auto commerciali, 55 biciclette. Su via Cavour (altezza via dei Serpenti) dalle 8 alle 19 sono passati 45.667 mezzi, di cui 23.883 macchine private, 13.602 motorini, 225 bus Atac, 770 bus turistici, 3.242 auto commerciale, 213 bici. Con un’emissione totale di Co2 superiore a 6.200 Kg/Km».
A fronte di una tale mole di mezzi inquinanti e di un fenomeno che non potrà che mostrarsi nella sua pienezza solo nella stagione autunnale e invernale il segretario Pierpaolo Bombardieri ha chiesto al sindaco Marino «un confronto con le confederazioni sindacali sulla stesura di un piano della mobilità che abbracci l’intera città e non soltanto il centro storico. Confronto che vorremmo fosse esteso anche alla questione del costo dei parcheggi sulle strisce blu, che non può penalizzare residenti e lavoratori».
Ma la pedonalizzazione non interroga solo i sindacati, che pure hanno apprezzato l’iniziativa del sindaco. A sollevare l’incognita decoro e organizzazione del nuovo spazio pedonale è un’autorità in tema di beni culturali come la direttrice dell’Anfiteatro Flavio Rossella Rea. «C’è il timore che una pedonalizzazione possa portare a un incremento del degrado e di situazioni che pongono i turisti “in imbarazzo”, ed è per questo che bisognerà agire con lo stesso coraggio con cui si è agito per chiudere al transito privato la piazza del Colosseo». «Sul problema del decoro – ha aggiunto nel corso di un’intervista a un’emittente radiofonica – dai colloqui che abbiamo avuto con gli esponenti della nuova Giunta, credo proprio che si imbocchi una strada diversa».
Finti centurioni e “bagarini” «non sono un elemento di valorizzazione dell’area centrale. È una vergogna per Roma – ha concluso Rea – e dobbiamo tutti insieme tutelare il turista oltre che i monumenti. C’è un problema di tutela dell''immagine della città e dell’Italia».
Infine la ricetta di Legambiente e #salvaciclisti, che pur apprezzando il provvedimento hanno indicato le quattro mosse su cui far leva per valorizzare il progetto: «Installazione di un varco elettronico su via Cavour per dare certezza al provvedimento di limitazione del traffico e avviare una ztl estesa; ciclo-pedonalizzazione dell’intero asse di via dei Fori Imperiali anche il sabato per l’intera giornata; la ciclo-pedonalizzazione del tratto da via Cavour a piazza Venezia nei giorni feriali dalle 10 alle 14 (con installazione di un varco elettronico anche dall’ingresso di piazza Venezia); la riorganizzazione del trasporto pubblico per migliorare la fruibilità dell’area (ridefinendo la rete, individuando una sede propria per i mezzi pubblici su gomma su corsia delimitata e imponendo velocità ridotte), con la verifica di un progetto tranviario compatibile con i futuri scavi nell’area.
F.U.