Atac, la nuova macrostruttura con l’incognita promozioni

In arrivo la neo disposizione organizzativa, forse frutto di pesanti pressioni politiche

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Sarà varata domani la seconda parte della nuova macrostruttura aziendale di Atac, oggetto di feroci polemiche politiche nelle scorse settimane. Con la disposizione organizzativa firmata dall’Amministratore Delegato di Atac, Danilo Broggi, il 27 settembre scorso era infatti stato presentato l’assetto organizzativo generale dell’azienda e il dettaglio dell’organizzazione dell’Esercizio della superficie e metro-ferroviario, ma non le articolazioni delle direzioni di staff.

Secondo le indiscrezioni delle ultime ore, l’uscita della nuova disposizione organizzativa sarebbe occasione di pesanti pressioni da parte della politica sui vertici aziendali. In ballo ci sarebbero una richiesta di 40 promozioni a quadro (il 20% in più rispetto ai quadri presenti in azienda a fine 2012) e un numero indefinito di promozioni di minore rilevanza. Una simile richiesta, se fosse accolta, oltre a gravare sui disastrati bilanci aziendali, segnerebbe uno stop alla politica di diminuzione del numero di quadri e di impiegati amministrativi finalizzata ad una riduzione dei costi portata avanti da tutti gli Ad che si sono succeduti in Atac dal 2011 ad oggi.

In caso di conferma delle indiscrezioni, l’asse tra il sindaco Ignazio Marino e l’assessore ai Trasporti Guido Improta, si troverebbe ad affrontare un braccio di ferro con gli scontenti della loro politica nel settore del Tpl dagli esiti imprevedibili e che potrebbe ipotecare pesantemente i piani di risanamento dell’azienda di via Prenestina e l’immagine pubblica del sindaco, che si troverebbe a dover rendere conto all’opinione pubblica di una gestione di Atac in perfetta continuazione con quella del passato, che ha portato Atac a non chiudere un solo bilancio senza accumulare perdite importanti dal 2001 ad oggi.

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