L’ombra della criminalità sul calcio: l’allarme del Pg di Roma

Relazione choc di Antonio Marini all'inaugurazione dell'anno giudiziario

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Il procuratore generale presso la Corte di Appello di Roma, Antonio Marini, ha inaugurato l’anno giudiziario del tribunale di Roma ricordando lo scandalo del “Mondo di mezzo” con queste parole: «La situazione della giustizia penale nel distretto di Roma si è ulteriormente aggravata. L’esempio emblematico è rappresentato dall’inchiesta Mafia Capitale dalla quale è emerso un sistema di complicità tra politica e criminalità, ampiamente strutturato, capillare e invasivo».

L’INTRECCIO TRA MAFIA E CORRUZIONE – L’inchiesta sul clan Carminati ha messo in luce «il crescente intreccio tra mafia e corruzione, che costituiscono i due mali endemici della nostra società. Ha svelato l’esistenza di un’organizzazione di tipo mafioso capace di intimidire e corrompere politici di ogni schieramento. Non v’è dubbio – ha proseguito – che tali vicende finiscono per alimentare la sfiducia nella capacità della politica, inquinata sempre più da pratiche corruttive, a risolvere il grave fenomeno della corruzione nel nostro Paese». Per il procuratore generale la corruzione ha «superato il livello di guardia per la sua intensità e pervasività, riguardando ormai tutti i settori della società. Resta però sostanzialmente impunita anche a causa della prescrizione che normalmente falcidia proprio i reati di questo tipo».

L’INFILTRAZIONE DELLA CRIMINALITÀ NEL CALCIO – Ma non solo mafia e politica, infatti per Marini «crea forte preoccupazione anche l’infiltrazione della criminalità organizzata nel mondo del calcio, come emerge da una serie di episodi e di inchieste giudiziarie avviate di recente. In questi ultimi anni i rapporti fra la criminalità organizzata sono diventati sempre più stretti e connotati di ambiguità, soprattutto quelli con la tifoseria degli ultras. Un episodio di questo tipo si è verificato in occasione della finale di Coppa Italia del 3 maggio con Gennaro De Tommaso, noto come Genny ‘a carogna». Il pg ha poi ricordato l’inchiesta sugli scontri in viale Tor di Quinto tra ultras di Roma e Napoli, quando Ciro Esposito morì dopo 53 giorni di ricovero in ospedale “il calcio – ha sottolineato Marini – è diventato un grande business, ma è anche una potentissima arma di consenso e di coesione sociale, elementi di cui la criminalità è alla costante ricerca».

ALLARME TERRORISMO – Altro tema l’allerta terrorismo nella capitale per il quale «è bene non sottovalutare il pericolo e tenere alta la guardia. Fra i principali fattori di rischio v’è l’accensione improvvisa di cellule dormienti. Parimenti preoccupante è il fenomeno dei foreign fighters». Quindi per Marini «è auspicabile l’istituzione di una Procura nazionale antiterrorismo al fine di rendere più efficace il coordinamento delle indagini non solo a livello nazionale ma soprattutto a livello internazionale».

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