Ignazio Marino guarda lontano e così nomina consulente strategico per la candidatura di Roma alle Olimpiadi 2024 il socialista catalano Enric Truno i Lagares. Un giovanotto di 66 anni che dopo un rispettabilissimo excursus politico nel suo partito e nell’amministrazione della Catalogna è stato il responsabile per la candidatura dei giochi olimpici di Barcellona del 1992. Successivamente presidente del comitato organizzatore di quei giochi olimpici è stato membro del cda della Holding Olímpic per poi fare parte anche del comitato per i giochi invernali di Torino forte della esperienza maturata nella elaborazione dei piani strategici per lo sviluppo turistico per la città metropolitana di Barcellona.
Nel 2010 è stato nominato anche commissario per la candidatura di Barcellona-Pirenei ai giochi invernali del 2022. In proposito va ricordato che la Norvegia è stato l’ottavo Paese a sfilarsi dalla competizione ,spaventata dai costi, saliti a dismisura con i giochi faraonici di Sochi voluti da Putin. Per motivi economici si ritirava anche Stoccolma nel gennaio del 2014. Ancor prima dell’ufficializzazione delle candidature, si era deciso di passare la mano a Barcellona, Monaco di Baviera, Davos e St. Moritz: in Svizzera e Germania ancora una volta è stata una consultazione popolare ad affossare il progetto, in Spagna il sindaco Xavier Trias ha constatò “la mancanza delle condizioni necessarie ad ospitare l’evento”.
In corsa rimarrebbero solo Almaty per il Kazakistan e Pechino per la Cina, con quest’ultima favorita. Truno è ben conosciuto a Torino, città che gode di grande rispetto e di importanti liason da parte di Marino. Quindi avrà tutto il tempo per dedicarsi alla candidatura di Roma e alla organizzazione strategica dei giochi ove la Capitale venisse prescelta. Nello scarno comunicato d’agenzia non è stato ancora reso noto il compenso del ‘consulente strategico’.
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