Comune di Roma, non c’è Vendola tra le ipotesi per il vice di Marino

Dopo l'appoggio esterno alla giunta della capitale, è la stessa Sel a escludere le voci circolate

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Dopo la sorpresa di Massimiliano Smeriglio, vice presidente della Regione e capo di Sel, che annunciava ieri l’appoggio ‘esterno’ di Sinistra e Libertà alla Giunta Marino, La Repubblica di stamane riferiva della possibilità che la poltrona di vice sindaco lasciata libera dal dimissionario Luigi Nieri, venga occupata Nichi Vendola. Sino a qualche giorno fa il toto-rimpasto dava per scontato che il sacrificio di Nieri (link ns. articolo) venisse compensato dalla contropartita di due assessorati, ma evidentemente la discussione in Sel è ancora in corso perché poche ore fa il capogruppo Peciola affermava «a noi non interessa discutere di numeri e poltrone. Per noi le priorità sono la questione della mobilità e il patto di stabilità» perché ci sono «risorse in bilancio che non possiamo spendere.»

FINANZE DISASTROSE – Tesi che Sel sostiene da tempo nel tentativo di caricare sul Governo l’onere di sbloccare una situazione finanziaria disastrosa per il Campidoglio che nemmeno i recenti tagli di bilancio, apportati dall’assessore Sivia Scozzese, sembrano aver risolto. E’ difficile valutare se quella di Peciola sia una porta aperta alla maggioranza o un diktat al Governo che peraltro, dopo la definitiva decisione di Alfano sulla relazione del prefetto Gabrielli in merito al peso dell’infiltrazione mafiosa nella Capitale, dovrà mettere mano al portafoglio per affrontare le spese extra del Giubileo. Un atto dovuto che non pare possa, di per sè, convincere il partito di Vendola a rientrare a pieno titolo nella maggioranza. Va ricordato che Sel qualche mal di pancia lo aveva già manifestato durante l’ultimo rimpasto di Giunta di qualche mese fa seguito alle dimissioni di ben tre assessori, quando al vicesindaco Nieri furono tolte le deleghe al patrimonio per affidarle alla fedelissima del Sindaco Alessandra Cattoi. Tanto, che da indiscrezioni allora raccolte, il capogruppo Peciola dava ancora 6 mesi al Sindaco per quel ‘cambio di passo’ che ora tutti invocano nel Pd commissariato da Matteo Orfini. Quanto alla possibilità che Vendola possa affiancare il sindaco, Peciola afferma con decisione che «Nichi ha altri impegni in questo momento» ma che «la decisione però spetta a Marino».

LA PATATA BOLLENTE – E dopo aver rilanciato la patata bollente al sindaco dice «dobbiamo parlare di una riorganizzazione della Giunta in termini molto alti. A me interessano i saperi e le capacità piuttosto che le appartenenze partitiche». Sarebbe comunque curioso che Nichi, promotore della sinistra ‘alternativa’ secondo “uno schieramento ampio” che vada oltre Sel, occupi la poltrona di vicesindaco magari in funzione anti renziana. Si verificherebbe allora il paradosso che a Milano Giuliano Pisapia rinuncia a ricandidarsi perché è venuto meno il gradimento di Renzi alla sua coalizione arancione di sinistra sinistra, mentre a Roma avverrebbe esattamente il contrario. Quindi, fuori dal politichese, quel termine “molto alti” potrebbe solo indicare la volontà di occupare due assessorati importanti magari con personalità di rilievo indicate proprio dal partito di Peciola. Opzione non semplice se il Pd ha in mente di ribaltare gli attuali assetti di Giunta e fa circolare  i nomi di vecchie glorie capitoline quali Tocci, Causi, Morassut, Meta o di grandi burocrati dell’Anci quali Melilli da Poggio Moiano. Nel frattempo Marino si trova in mezzo al guado di un commissariamento di fatto, stretto fra il prefetto Gabrielli e il commissario Orfini, con il rischio che un domani possano mancargli, su qualche provvedimento, i quattro voti dei consiglieri di Sel. Sempre che i Vendoliani (forse divisi al loro interno)  considerino davvero la possibilità di questa soluzione estrema.

ULTIMORA:  la dichiarazione di Fratoianni (Sel)

Ma Fratoianni, portavoce di Sel, giunge a smentire chiarendo il quadro con questa nota: “Come ho avuto già modo di dire più volte nelle ultime ore, Nichi Vendola viene da una lunga, importante e faticosa esperienza amministrativa e ho la fondata idea che non ci sia nemmeno una possibilità per l’ipotesi di vicesindaco di Roma. Un’ipotesi non realistica”. “Sel non è passata all’opposizione in Campidoglio- prosegue il coordinatore di Sel – siamo in una condizione oggettiva di appoggio esterno non essendoci nessun rappresentante di Sel attualmente nella giunta Marino, dopo le dimissioni di Nieri, un ottimo amministratore e persona perbene vittima di una campagna indegna contro di lui”. “La discussione sui posti non ci appassiona affatto- insiste Fratoianni- Per Sel rimane fondamentale il terreno politico da cui si rilancia l”amministrazione capitolina, quali risposte diamo ai romani, quale programma viene attuato per la città. Vogliamo capire e sapere se il Pd e il governo mettono in condizione la giunta di Roma Capitale di poter operare nella lotta alle emergenze sociali, intervenendo su un patto di stabilità che strangola l’ente locale, dando risposte ai problemi dei romani e dando certezze su come gestire la fase giubilare dei prossimi mesi”.

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