E’ stata accolta da una decina di manifestanti la commissione parlamentare Antimafia in missione ad Ostia. Sui cartelli “basta mafia rivogliamo il tribunale e il giudice di Pace” firmato dall’Unione Comitati di Ostia che all’arrivo del presidente della Commissione Rosy Bindi hanno consegnato un documento con le richieste dei cittadini. La Commissione si è riunita presso la scuola di Polizia tributaria della guardia di Finanza in via delle Fiamme Gialle. Tra i temi trattati c’erano i bandi “sospetti”.
Le questioni legate alle spiagge, ma anche alla criminalità organizzata. Alla presenza dei Commissari Vulpiani, Scialla e Alicandro oltre che della Bindi sono stati ascoltati il comandante ad interim della polizia locale, Antonio Di Maggio e il direttore del X municipio, Cinzia Esposito. I rappresentanti degli imprenditori e di alcune associazioni locali (il sindacato italiano balneari, il coordinatore romano di Libera, il presidente dell’associazione antiracket Volare) saranno ascoltati a data da destinarsi. Al termine dell’incontro la presidenti Bindi ha detto che è stata giusta la decisione del Governo di sciogliere il X Municipio di Ostia.
«È necessario – ha aggiunto- che si approfitti di questo momento per creare una vera discontinuità. Siamo stati incalzanti con la commissione prefettizia a cui abbiamo chiesto di avere coraggio.» Dopo aver assicurato l’appoggio della Commissione Antimafia alla Commissione prefettizia ha precisato di aver chiesto molti documenti da esaminare, anche perché sono emersi molti elementi di cui non si era a conoscenza. Chiedendosi come mai una commissione d’accesso a Ostia non sia stata fatta prima.
«Si faccia un”analisi approfondita di tutto ciò che la commissione Magno (già Presidente della Commissione di accesso presso Roma Capitale.ndr) aveva già indicato sulle concessioni degli stabilimenti e sulla gestione del litorale- ha detto- e si intervenga sui ruoli amministrativi del Municipio, se necessario.» Infatti la situazione a Ostia è così critica «perché i criminali hanno trovato degli interlocutori. Quindi – ha concluso- si sia seri e impietosi verso quelle parti della società che si sono avvantaggiate dalla presenza della criminalità organizzata.»
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