Sergio Pirozzi globe-trotter della solidarietà per Amatrice

Intervista al sindaco del paese colpito dal terremoto. Si fa il punto su aiuti e ricostruzione

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Sergio Pirozzi
Sergio Pirozzi

Non è davvero retorica dire che il sindaco di Amatrice Sergio Pirozzi è instancabile nella raccolta di fondi solidali per le zone terremotate di Amatrice. Una sorta di globe-trotter della solidarietà che oggi è a Genova e la scorsa settimana era a Toronto in Canada.

Sindaco ma che ci è andato a fare a Toronto?

A incontrare la comunità italiana che nel corso di un pranzo di accoglienza ha raccolto per Amatrice 2 milioni di dollari canadesi, mentre lo stato federale ha messo a disposizione altri 2 milioni più 3000mila della governatrice dello stato dell’Ontario e un contributo personale del presidente della Federazione Trudeau.

Un bel raccolto direi ma questi sono tutti a sua disposizione oltre a quelli raccolti dalle varie sottoscrizioni di privati, giornali e media. Che ne farà di tutti questi quattrini?

Aggiornando i conti si tratta di 10 milioni raccolti sino ad oggi che andranno a sostegno delle attività produttive e commerciali, ma anche in bonus bebè e alle famiglie in difficoltà. Ma soprattutto si punta sulla ricostruzione per mantenere viva la comunità di Amatrice. Perché altri 4 milioni li abbiamo raccolti per l’iniziativa “adotta un’opera” che ha convinto una nota catena giapponese di ristorazione ad offrire 850mila euro per la ricostruzione dell’Albergo scuola che è di proprietà della Regione.

Se tutti questi soldi sono a sua disposizione immagino che ci siano procedure e progetti.

Guardi che è il Comune a decidere e ad approvare con delibere di Consiglio proposte dalle Giunta secondo le normali procedure amministrative. Compito nostro è accelerare i tempi con i fondi autonomi oggi disponibili. Le faccio un esempio le fattorie in parte ricostruite spendono 10/Kilovat ora di energia elettrica che è molto meno di quanto si spende nelle casette prefabbricate che si alimentano a gas. In questo caso siamo intervenuti con un contributo per eliminare questa disparità.

Sul piano della ricostruzione quali sono le opere più importanti finanziate dalla solidarietà?

La scuola in primo luogo, il cinema e i due campi sportivi  per costruire un normale tessuto di vita di questa comunità…

Con la ricostruzione invece come andiamo?

Siamo in ritardo con la rimozione della macerie dal centro, ma la Regione ha già predisposto il bando per l’inizio dei lavori. Per quanto riguarda l’abitabilità dell’area proprio con i contributi diretti che ci sono pervenuti, abbiamo già concesso le aree da edificare per attività commerciali e produttive oltre alle fattorie di cui abbiamo già parlato.

E per le abitazioni?

Un ritardo c’è, perché sino ad oggi abbiamo consegnato 130 abitazioni sulle 580 previste che dovrebbero tuttavia venir consegnate a fine giugno.

Nel frattempo?

Circa 70/80 cittadini sono ancora ospitati sul litorale marchigiano mentre gli altri hanno provveduto per conto proprio in strutture agibili anche nella provincia di Rieti o a da parenti altrove.

Qual è stato sino ad oggi l’impegno del Governo?

Dopo i primi mesi e gli interventi più urgenti siamo risusciti ad ottenere per i cittadini di Amatrice l’esenzione, non la sospensione si badi bene, dal pagamento delle imposte che aiuta anche molto la ripresa delle attività.

Un’ultima domanda signor sindaco. Che ci fa a Genova?

Sono venuto a ritirare 250mila euro raccolti dagli ultrà della Samp e da quelli di molte squadre italiane. Questo gesto di solidarietà, da allenatore di calcio, mi ha toccato particolarmente perché dimostra che di fronte ai drammi di questo Paese anche chi viene demonizzato per gli eccessi sui campi sportivi ha una sensibilità, una solidarietà e un senso civico insospettati.

Giuliano Longo

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