Comune di Roma, Alemanno nei guai per l’elezione della Polverini

Sulla vicenda c'è però la precisazione dell'ufficio stampa Roma Capitale Investments Foundation: «Fabio Ulissi, all’epoca dei fatti, risalenti al 2010, non ricopriva alcun ruolo, perché la fondazione non era stata ancora costituita»

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È stata resa nota l’ordinanza del tribunale del Riesame con la quale sono stati confermati i domiciliari per Fabio Ulissi, uomo di fiducia di Alemanno, e Giuseppe Verardi, ex dirigente Accenture.

FINANZIAMENTO OCCULTO – Nella motivazione si legge che  “Ulissi è la persona che ha agito per conto di Alemanno, indicata dall’ex sindaco come punto di riferimento per la realizzazione del progetto”. Operando per “un finanziamento occulto da parte di una società privata a un soggetto politico”. I due risultano indagati insieme a Gianni Alemanno, Renata Polverini e ad altri cinque dirigenti.

ACCENTURE IN FAVORE DEL PDL – La vicenda, uscita sulla stampa il 21 febbraio, riguarda un’operazione di telemarketing politico da 25mila euro “commissionata dallo stesso ex sindaco” e finanziata dall’americana Accenture in favore del Pdl. Le  50mila telefonate partirono dal call center Coesis poco prima delle regionali del 2010 per  far confluire i voti dell’elettorato del Pdl  in favore di Renata Polverini, che allora si presentava con una sua lista essendo stata esclusa quella di Roma per i noti pasticci che ne avevano ritardato la presentazione.

ALEMANNO REGISTA DELL’OPERAZIONE – L’ordinanza indica l’ex sindaco quale “regista” dell’operazione perché  l’Accenture corrispose alla Coesis quei 25mila euro per il telemarketing, commissionato  da Alemanno tramite Ulissi, sotto forma di “sondaggio”. Operazione illecita “comprovata dal documentato accordo tra Accenture e Coesis per modificare l’oggetto del contratto stipulato da un compromettente ‘telemarketing politico Lazio’ a un più innocuo ‘sondaggio percezione qualità servizi scolastici’”.

VERARDI E ULISSI – Verardi, per parte sua, si è fatto promotore dell’operazione, per accreditare l’azienda presso il Pdl, presumibile vincitore, per ottenere corsie preferenziali per la realizzazione di progetti che avrebbero costituito la contropartita del “favore” pre-elettorale. Fabio Ulissi era in quel periodo membro dell’ufficio di presidenza con delega ai rapporti con le imprese della Roma Capitale Investments Foundation (ente presieduto onorariamente dall’ex primo cittadino), mentre Verardi, era un manager di Accenture. Della lista Polverini faceva parte anche la moglie di Alemanno, Isabella Rauti. Già ad aprile del 2013, Roma Capitale Investments Foundation era stata oggetto di perquisizioni da parte della procura di Roma.

 

RICHIESTA DI RETTIFICA

In merito all’articolo apparso in data odierna sul Vostro sito, riguardante l’inchiesta dal titolo “Comune di Roma, Alemanno nei guai per l’elezione della Polverini – Secondo il Riesame dietro il finto sondaggio c’era l’ex sindaco di Roma” sul sig. Fabio Ulissi, teniamo a precisare che all’epoca dei fatti, risalenti al 2010, il suddetto Fabio Ulissi non ricopriva alcun ruolo all’interno di Roma Capitale Investments Foundation perché la stessa non era stata ancora costituita. La fondazione ha visto la sua costituzione  il 26 Luglio 2012. Vi invitiamo pertanto a rettificare immediatamente la notizia all’interno dell’articolo da Voi redatto, in quanto non corrispondente al vero.
UFFICIO STAMPA ROMA CAPITALE INVESTMENTS FOUNDATION
Roma lì, 31 Marzo 2014

 

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