Nel Lazio si registra in questi giorni il picco epidemico dell’influenza che incide per 1l 14 per 1.000 gli assistiti dai medici di base, a livello nazionale si registra invece una lieve flessione con 10 assistiti per1000.
IL VIRUS – Per il segretario regionale della Fimmg (federazione dei medici di medicina generale) Maria Corongiu, la novità di questi giorni è che al virus A-H1N1 si è aggiunto l’H3N2, che non c’era fino alla scorsa settimana.
I SINTOMI – I sintomi sono simili: febbre alta, diarrea o problemi respiratori. Gli studi medici sono intasati soprattutto da giovani e dalla fascia di persone che lavorano. Secondo la dottoressa Corongiu una cosa del genere non si vedeva dal 1999, quando in Italia si vaccinava più o meno il 10% della popolazione.
IL CALO – Questo l’effetto del calo delle vaccinazioni che è calato del 30% rispetto allo scorso anno e non è stato sufficiente un certo recupero di queste nel mese di gennaio. Questo perché se non c’è uno scudo ampio, non esiste una copertura adeguata e l’influenza si diffonde più facilmente.
LE PREVISIONI – Secondo le previsioni della Federazione l’attenuazione dell’epidemia durerà ancora per tutta la prossima settimana.
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