Soldi recuperati dall’evasione dei ticket sanitari indebitamente fruiti e ora reinvestiti per potenziare 12 ospedali e pronto soccorso soprattutto nelle province di Roma e Lazio. La Regione ieri ha presentato i risultati di una manovra virtuosa perfetta, da manuale si potrebbe dire. A illustrare il percorso dell’iniziativa lanciata dopo la pausa estiva e la sua finalizzazione è stato lo stesso Presidente della Giunta Nicola Zingaretti.
“La lotta all’evasione fiscale aiuta a migliorare i servizi alle persone – ha detto il Presidente Zingaretti- tutto questo è un anticipo all’impegno che ci eravamo presi di avviare un grande e potente investimento di ristrutturazione di tantissime strutture ospedaliere. In tutte le aree ristrutturate con fondi della Regione Lazio, sarà affissa una targa per ricordare che l’opera è stata realizzata grazie alla lotta all’evasione fiscale. Si tratta di un simbolo di come, a mio giudizio, deve agire uno Stato che funziona, uno Stato innovatore. Colpire chi sbaglia, sostenere le persone perbene”.
Il punto d’inizio è stata una scelta potenzialmente impopolare come quella di procedere al recupero dei ticket sanitari evasi nel biennio 2009/10 da chi non aveva diritto ad alcuna esenzione, inviando 235mila lettere ad altrettanti cittadini con invito a saldare il dovuto. Era la prima volta che si faceva un’operazione del genere e ha comportato anche disagi per i cittadini per via di una organizzazione non impeccabile, come ha detto lo stesso presidente Zingaretti, ma che poi sono stati risolti.
Alla fine della fiera, comunque, nelle casse regionali si è accumulato un “tesoretto” di 12 milioni e 400 mila euro con i quali la Regione ha deciso di finanziare interventi in 12 ospedali per potenziare le aree dell’emergenza e rinnovare il parco tecnologico. A Roma e nella provincia sono previsti due interventi. Nella Capitale si tratta del San Camillo dove i lavori, finanziati con 3 milioni e 600mila euro, prevedono un doppio intervento: il primo è destinato a potenziare il pronto soccorso raddoppiando gli spazi con una spesa di 2 milioni e 411mila euro.
Il secondo prevede invece di impegnare 1.239.600 euro per potenziare il Centro Trapianti Cuore, realizzando un reparto di degenza con 12 nuovi posti letto con la contestuale ristrutturazione dei locali e acquisto di nuove attrezzature. Nell’area metropolitana l’unico intervento è sull’ospedale di Subiaco. La Asl avrà quindi a disposizione 450mila euro per l’attivazione di nuovi posti letto di lungodegenza e il miglioramento dell’area del Pronto soccorso dedicata all’accoglienza.
Gli atri 10 interventi riguardano invece le altre province del Lazio. Due milioni e 300 mila euro saranno utilizzati a Viterbo per completare il blocco operatorio dell’ospedale Belcolle che è stato recentemente realizzato con l’acquisto di apparecchiature di ultima generazione per anestesie, lampade scialitiche, tavoli operatori ed elettrobisturi. Un milione e 350 mila euro saranno spesi per ristrutturare e riqualificare e mettere in sicurezza l’ospedale De Lellis di Rieti. Altri due milioni di euro invece sono destinati ai presidi della provincia di Frosinone, serviranno per l’adeguamento dei Ps dei tre presidi di Frosinone-Alatri, Cassino e Sora.
I lavori hanno l’obiettivo di migliorare il sistema distributivo e funzionale dei Ps, ottimizzando percorsi, sale di attesa e partizioni. E’ previsto anche l’adeguamento dell’impiantistica e della segnaletica. A Cassino verrà riattivato il reparto di medicina d’urgenza. Per Latina l’intervento previsto è pari a 2 milioni e 200mila euro che serviranno riqualificare e ampliare il Dea dell’Ospedale Santa Maria Goretti con la manutenzione straordinaria dell’area dell’ex Neurologia. Ed acquistare attrezzature necessarie all’attività d’emergenza. Un fondo di 450 mila euro è invece destinato ai presidi di Terracina, Fondi e Formia per il rinnovo delle attrezzature.
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