«Ancora una volta un’attività produttiva di eccellenza di Colleferro, riconosciuta leader in Europa, AVIO, subisce le attenzioni a nostro avviso pericolose, di una società francese – così l’on. Renzo Carella – L’Avio è una realtà importante dei nostri territori, con i suoi 500 dipendenti: con la sua significativa esperienza, con la sua alta e molto qualificata tecnologia, che produce motori per lanciatori spaziali quali Vega e Ariane ma anche materiale per il settore Difesa del nostro paese, è rimessa sul mercato. L’85% delle quote sono partecipate dal fondo inglese Cinven, mentre per il restante 15% da Finmeccanica. Il fondo ha messo in vendita le sue quote e diverse sono state le proposte tra cui quella della società franco-tedesca Eads e un’altra americana.
Tuttavia da fonti indiscrete arriva la notizia, supportata anche dal comportamento del management dell’azienda e avvalorate anche dalla stampa, che l’attenzione è tutta rivolta alla Safran, società francese concorrete dell’Avio, ma seconda all’Avio. Abbiamo già avuto una triste esperienza sul nostro territorio con le società francesi. La Alstom anche lei leader nella produzione di treni, tra cui il pendolino, nel giro di pochi anni, dopo tante promesse, è stata chiusa, mettendo fuori dal mercato del lavoro 250 dipendenti. Entro il 31 ottobre la Finmeccanica può esercitare il suo diritto di prelazione e individuare partner più adeguati per l’ulteriore sviluppo di Avio e non la sua assimilazione e quindi annullamento da parte dei francesi. Per questo l’attenzione è alta, nell’incontro avuto giovedì con le forze sindacali e le amministrazioni del territorio si è deciso di investire di questo direttamente la presidenza del Consiglio e i Ministeri dell’Attività produttive e della Difesa. Il tempo a disposizione è poco e le pressioni sono molte, ma questa è una battaglia ancora aperta, faremo di tutto per impedire l’ennesimo scempio del nostro territorio e del nostro lavoro, come è già stato tristemente per Alstom. Uniti».