Monte Ciocci, dopo il degrado la minaccia delle speculazioni edilizie

Una mozione al consiglio regionale chiede di chiarire i confini per evitare altro cemento

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Degrado e baracche al parco di Monte Ciocci

Sul parco di Monte Ciocci, aperto a luglio in zona Trionfale-Valle Aurelia, ora incombe una nuova minaccia, quella della speculazione edilizia, dopo il degrado e gli accampamenti abusivi. L’istituto agrario Domizia Lucilla, scuola adiacente al parco, ha infatti chiesto la concessione in uso di parte del territorio del parco per realizzare un impianto sportivo e un parcheggio di circa 60 posti. «Il progetto della scuola ci ha allarmato, perché secondo loro la parte alta del parco non fa parte della Riserva di Montemario – spiegano i rappresentanti del Comitato di quartiere Monte Ciocci che da anni lottano per difendere l’area verde –  Noi ci siamo subito schierati contro ogni speculazione edilizia. Giù le mani dal parco! Monte Ciocci non si deve più toccare».

In realtà, il progetto di riqualificazione della scuola è già stato bocciato sia dal Dipartimento Roma Capitale che dal Municipio XIV, ma per evitare futuri problemi bisogna chiarire una volta per tutte se l’area fa parte o meno della Riserva Naturale di Montemario: a tal proposito, il consigliere regionale del Pd, Riccardo Agostini, ha presentato una mozione in cui si chiede alla Regione di esprimersi in merito. Secondo il documento, nella delibera del 2008 del Consiglio Regionale sull’approvazione del Piano della Riserva Naturale di Monte Mario risulta che l’area di Monte Ciocci è esclusa dalla riserva; le tavole allegate alla delibera riportano, invece, lo stesso territorio all’interno della riserva.

«Il piano prevedeva l’inclusione del parco – spiega Antonella Pollicita, consigliere Pd del Municipio I che da anni affianca i cittadini nella difesa di Monte Ciocci – c’è stata un’incongruenza tra la delibera e le planimetrie. Per una carta sbagliata, oggi si vuole costruire lì dentro. Ora ci auguriamo che la Regione faccia chiarezza: dopo dieci anni che i comitati si sono battuti per avere questo spazio verde, un impianto sportivo e un parcheggio non sono pensabili. Per il progetto di riqualificazione della scuola la provincia dovrà trovare uno spazio alternativo». Per sapere se il Parco urbano di Monte Ciocci verrà incluso ufficialmente nella riserva bisogna aspettare: «La mozione è stata depositata ma non ancora discussa – spiega il consigliere Pollicita – dovrà passare in Commissione Ambiente e poi votata da tutto il consiglio regionale». Solo dopo la votazione verrà scongiurato il pericolo costruzioni grazie ai vincoli paesaggistici e ambientali della riserva.

«Faremo un plauso alla Regione se riusciranno a risolvere la questione – dicono i cittadini del Comitato – anche perché la zona è molto appetibile per eventuali speculazioni e il rischio c’è sempre». Certamente il problema del degrado e degli accampamenti abusivi rimane: «Se speriamo in maggiori controlli se il parco farà parte della Riserva naturale di Monte Mario? – continuano i rappresentanti del Comitato – di certo non ci aspettiamo miracoli, visto che altre zone della Riserva sono comunque lasciate in preda al degrado. Noi ci aspettiamo soprattutto una maggiore civiltà da parte dei fruitori del parco, perché gli atti vandalici sono già iniziati, con scritte, rifiuti e cancelli forzati». Secondo i cittadini servono maggiori controlli per mantenere il decoro e la sicurezza: «La situazione del degrado è politica – concludono i rappresentati del Comitato – i rom devono andare da un’altra parte, è inutile cacciarli  se poi nessuno controlla che non rompano le recinzioni per rientrare. Sarebbe meglio spendere i soldi per assumere un guardiano».

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