Ciclabile sbriciolata, Monte Mario si prepara alla terza inaugurazione

Dopo appena sette mesi dall'apertura il parco lineare di Monte Ciocci mostra i segni di un incredibile degrado

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Rfi o Comune di Roma, le responsabilità non è facile identificarla. Certo è che la pista del parco lineare di Monte Ciocci, realizzata dalle Ferrovie (Rfi) accanto alla linea Roma La Storta Viterbo, dopo sette mesi dalla sua inaugurazione in pompa magna e cinque milioni di spesa pubblica cade a pezzi nel degrado più totale.

TRATTI DI PISTA SBRICIOLATI – Per interi tratti, come testimonia la fotografia pubblicata da un cittadino sui social, la pista è distrutta: la parte rossa (che non è vernice ma dovrebbe essere un materiale speciale) è scomparsa e il terreno sottostante degradato, spesso sbriciolato. Se dal municipio XIV  fanno subito sapere che i lavori di ripristino saranno eseguiti ad aprile, i residenti e gli utenti dei cinque chilometri di pista ciclabile non sono contenti e si chiedono come sia possibile realizzare opere tanto approssimative nonostante appalti chiari che prevedevano risultati di una certa qualità. C’è chi tenta di dare una spiegazione: anziché realizzare la pista con “cemento ed epossidico rosso” (un tipo di pavimento industriale) “hanno pensato bene, per economizzare di verniciarlo”.

MATERIALI PIU’ ECONOMICI – In pratica, sostengono i cittadini, sarebbero stati utilizzati materiali più economici al posto di quelli stabiliti. Il risultato è sotto gli occhi di tutti: “Ai primi segni di sgretolamento superficiale mi è subito apparso chiaro che non fosse quello il materiale impiegato” dice Gabriele. Sullo stato delle cose i cittadini hanno le idee chiare. Per Andrea “non basta più fare, bisogna anche verificare e fare bene altrimenti sono solo soldi sprecati”, mentre le domande che restano senza risposta sono quelle che Angelo si pone per tutti: “Se qualcuno cade e si rompe la testa a causa del lavoro mal fatto, di chi sarà la responsabilità penale? E, soprattutto, bisogna aspettare la prima testa rotta per denunciare penalmente quei banditi che mettono in pericolo la sicurezza pubblica?”.

OPERA APERTA E ABBANDONATA – Al di là delle proteste l’opera sembra quasi essere stata aperta al pubblico e poi “abbandonata” al suo destino, tra cancelli sempre aperti o rimasti chiusi senza un perchè e l’assenza di cartelli e illuminazione adeguata. Molti i difetti tecnici constatati dai cittadini attivi sul territorio, molti gli interventi che devrebbero essere fatti per rimediare. In attesa di una ennesima inaugurazione di quella che è unanimemente considerata la ciclabile più importante del municipio di Monte Mario, il silenzio degli amministratori locali regna su procedure e responsabilità.

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