Alitalia Maintenance Systems, 48 ore prima del fallimento

Rinviato a giovedì 24 l'ultimatum del giudice. I lavoratori tremano

0
410

Ultime 48 ore di tempo per salvare la Alitalia Maintenance Systems: il giudice fallimentare del Tribunale di Roma ha prorogato fino a giovedì 24 settembre il termine ultimo entro cui pronunciarsi e mettere in liquidazione la società di riparazione motori aeronautici.

Se non si troverà una soluzione entro il tempo indicato 240 operatori, da mesi in cassa integrazione a rotazione, perderanno il lavoro e l’azienda partecipata da Alitalia Sai fallirà.

SINDACATI IN AZIONE – I sindacati hanno inviato ai soci del vettore una urgente richiesta di intervento; inoltre chiedono di convocare al più presto un tavolo tecnico con i ministeri di sviluppo economico e di infrastrutture e trasporti e organizzare una riunione risolutiva con presenti anche i soggetti interessati di Alitalia Sai. Soltanto un intervento economico diretto può evitare la scomparsa di AMS, un’eccellenza dell’industria tecnica italiana finita nel baratro prima a causa della disgregazione del gruppo Alitalia Lai, che ha portato alla riduzione dell’attività lavorativa e del personale, e poi in seguito all’impegno non rispettato da parte della compagnia giordana Panmed di investire nell’azienda con ingenti liquidità e preservare l’operato di oltre 200 tecnici specializzati.

ALLARME USB – «Bisogna partire – ha tuonato il sindacato Usbdalla prospettiva per i dipendenti che stanno perdendo il posto e ricostruire quella parte dell’industria tecnica aeronautica che è stata il vanto dell’aeronautica civile d’Italia. Non c’è più tempo, il governo deve intervenire con urgenza per dare un futuro all’intero comparto del Trasporto che, con le sue migliaia di lavoratori licenziati negli ultimi anni, fa da cornice all’ennesima crisi».

CASSANO – A far storcere il naso ai sindacati in questa situazione di estrema emergenza è stata la cospicua buonuscita (più di due milioni di euro) all’ex ad di Alitalia Silvano Cassano, dimessosi qualche giorno fa. Mentre Alitalia Maintenance Systems rischia seriamente il fallimento – sostiene Claudio Arbotto di Fit Cisl – la notizia sulla buonuscita di oltre 2 milioni di euro a Cassano ci sembra in questo momento inopportuna. Quei soldi, ad esempio, potrebbero contribuire a far rinviare la decisione del giudice del tribunale di Roma, in attesa di un nuovo investitore poi, a bocce ferme, si potranno fare mille ragionamenti sul merito di tale decisione. È assurdo ed ingiusto lasciar sul lastrico 240 famiglie dai soci Alitalia quando, una sola persona, a quelle cifre, mangia e vive per migliaia” . “I vari Ministeri competenti ci ascoltino ed agiscano in fretta prima che sia troppo tardi – aggiunge Fabio Ceccalupo Ugl Trasporto Aereo – perchè è delitto disintegrare un’altra eccellenza tutta italiana per dirottare i motori della flotta Alitalia altrove con costi doganali aggiunti e affidabilità tutta da dimostrare. Piange il cuore constatare come non si voglia puntare sul nostro paese che ha tra l’ altro gli stipendi più bassi d’ Europa. Attendiamo, a questo punto, interventi di tutti i soggetti istituzionali chiamati in causa da tempo e notizie dal Kuwait dall’A.d di AMS perché ci sia una soluzione positiva per tutti i lavoratori di Alitalia Maintenance Systems”.

[form_mailup5q lista=”newsletter generale”]

È SUCCESSO OGGI...