Roma Youth String Orchestra: un progetto di giovani per crescere con la musica

Audizioni aperte a Roma per studenti di violino, violoncello e contrabbasso

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La musica è sensibilità, passione, amore per il bello. Ma è anche disciplina, studio rigoroso, dedizione. È da questa consapevolezza che nasce il progetto della Roma Youth String Orchestra, voluto e diretto dal Maestro Alberto Vitolo. Di origini napoletane ma da molti anni a Roma, Vitolo ha voluto coinvolgere i suoi alunni di violino in un sogno: quello di far crescere insieme dei ragazzi con l’obiettivo di diventare musicisti professionisti. I “suoi” ragazzi non sono piccoli geni, ma comunissimi adolescenti e preadolescenti che hanno avuto la fortuna di trovare la musica sul loro cammino. Il nucleo dell’orchestra nasce infatti dal gruppo di studenti di violino dell’Istituto Comprensivo Winckelmann: una scuola media statale che da sempre ha nella sezione musicale la sua eccellenza. Allievi delle medie, che spesso hanno iniziato a suonare proprio a scuola e ragazzi più grandi, ormai al liceo, che hanno deciso di continuare a studiare il violino e sentono l’esigenza di condividere la loro passione e fare gruppo. Ed è proprio la dimensione del gruppo il punto di forza dell’iniziativa.

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– Chiediamo allora al Maestro Vitolo, promotore e direttore artistico dell’orchestra, come nasce l’idea di un’orchestra d’archi di giovanissimi.
“Da molti anni insegno il violino ai ragazzi e molti di loro si sono applicati e hanno condiviso questa mia passione, ma la mancanza di spazi e di occasioni di incontro può togliere l’entusiasmo ai piccoli musicisti. Far parte viva di un’orchestra vuol dire studiare insieme ad altri ragazzi, fare squadra, avere uno scambio tra più grandi e più piccoli, in un confronto che non è solo apprendimento musicale ma anche scuola di vita”.
– Quale metodo di insegnamento adottate?
“Ci ispiriamo al metodo El Sistema, che da oltre quarant’anni  è stato diffuso prima in Venezuela e poi nel resto del mondo. Una didattica che ha costituito un grande arricchimento culturale in Sud America e che porterebbe grandi risultati nel nostro paese, dove nonostante la grande tradizione, la cultura musicale benché presente nei programmi scolastici, è molto trascurata. ”
– Una orchestra d’archi è un progetto ambizioso, come si fa a sostenere i costi delle location e degli spettacoli?
“La R.S.Y.O. nasce e lavora su base associativa, grazie A “Insieme Oltre la Musica ” ovvero un gruppo di genitori che mi affiancano nell’organizzazione della didattica e anche dei momenti di loisir che non devono mai mancare a dei ragazzi impegnati su tanti fronti. In un prossimo futuro contiamo di farci conoscere e ottenere il sostegno di istituzioni e privati che vogliano supportare la formazione dei giovani nel campo della musica”.
– Un’anticipazione sui vostri prossimi concerti?
“Naturalmente la vita di un’orchestra è basata sull’attività concertistica e sulla partecipazione a concorsi nazionali e internazionali. Il nostro debutto ufficiale avrà luogo a fine 2016, con un’iniziativa prestigiosa. La nostra è una programmazione fatta di piccoli passi: in questi mesi abbiamo già tenuto un concerto presso la Scuola Civica di Roma, nel periodo natalizio ne terremo uno presso il Liceo Artistico di Via Ripetta con un ricco programma non solo “di stagione” e con i nostri ragazzi che performeranno anche come coro.
– Molti dei suoi orchestrali sono allievi di una scuola musicale pubblica. Come sceglie i suoi musicisti in erba? Sono ammessi soltanto violinisti?
“La nostra orchestra è aperta a tutti gli studenti di strumenti ad arco, diciamo dagli undici anni in su, non solo violinisti ma anche violoncellisti e contrabbassisti. L’ingresso avviene tramite audizioni, che avvengono durante tutto l’anno”.

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