Roma, falsi poliziotti rapinano casa di appuntamenti cinese

Arrestati quattro uomini di Forlì in azione a via dell'Aquila Reale, che avevano in mente una serie di furti. Piano naufragato al primo tentativo

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Falsi poliziotti rapinano case appuntamenti cinesi

Dopo aver attentamente studiato il colpo nei minimi particolari erano giunti da Forlì in 4 con un elenco di case d’appuntamento da rapinare gestite da cinesi. Dal materiale sequestrato rinvenuto in loro possesso si comprende che il lavoro preparatorio era fatto di telefonate preventive per conoscerne gli indirizzi, cartine stradali di Roma con itinerari da seguire, orari e quant’altro potesse servire per portare a termine i loro colpi.

FALSI POLIZIOTTI – Tra i motivi che hanno spinto i 4 a privilegiare i cinesi appare verosimile che i rapinatori tenessero conto della scarsa propensione di quella comunità a denunciare e collaborare con le forze dell’ordine. Tra l’altro, uno degli arrestati è risultato essere un ex appartenente alle forze dell’ordine che ben sapeva pertanto come muoversi. Il loro piano però è naufragato al primo tentativo, grazie all’intervento degli agenti del commissariato Casilino e del reparto Volanti la notte appena scorsa.

LA RAPINA – Uno degli aspiranti rapinatori  ha bussato a un’abitazione in via dell’Aquila Reale e munito di una falsa placca di quelle in dotazione alle forze di Polizia e di una pistola, riproduzione di quelle vere, ha fatto irruzione all’interno dell’appartamento. Dopo essersi qualificato ha riferito di dover effettuare una perquisizione e mentre  intimava alla donna presente di non muoversi, le ha strappato di mano il cellulare e ha aperto la porta ai suoi complici, giunti dopo pochi attimi muniti di tutto il necessario per sembrare appartenenti alle forze dell’ordine. Solo allora è  iniziata  la sceneggiata della perquisizione e i malviventi, dopo aver rovistato nei locali si sono impossessati di 1.100 euro contanti trovati in un cassetto.

L’INTERVENTO DEL 113 – Qualcosa però è andata storta perché nascosto in un’altra stanza vi era un italiano, che avuto il sentore che qualcosa di insolito e poco chiaro stava accadendo, ha chiamato il 113. In breve  un equipaggio delle volanti e un’altro del commissariato Casilino sono giunti sul posto, sorprendendo i quattro proprio mentre stavano lasciando l’abitazione  dopo aver portato a termine la rapina. Bloccati, tre di loro, di 50, 46 e 39 anni sono risultati essere originari di Forlì, il quarto di Napoli, ma residente nella città romagnola.

ARRESTATI – Tutti e 4 sono stati trovati in possesso di tutto l’occorrente per la messinscena: false placche, pistola in replica, manette e torcia tascabile. Per loro, al termine degli accertamenti, si sono aperte le porte del Carcere di Regina Coeli e dovranno rispondere di sequestro di persona, rapina aggravata e possesso di segni distintivi contraffatti. Le indagini proseguono per stabilire se gli arrestati si siano già resi responsabili di altre rapine simili.

 

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